Via libera del Governo alla manovra economica. Punto per punto i “sacrifici” degli italiani

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la manovra correttiva per il 2011-2013. Il Cdm, riunito in serata a Palazzo Chigi ha dato via libera, salvo successive intese per perfezionare il testo, al decreto legge sulla manovra finanziaria. La bozza approvata sarebbe di un centinaio di pagine per un totale di 22 articoli. Nessuna conferenza stampa stasera, a Palazzo Chigi, per l’illustrazione della manovra approvata. Al termine del Consiglio dei ministri, il commento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi:  “La manovra da un messaggio chiaro è cioé che lo Stato deve costare meno ai cittadini”.

“Non ho letto il testo del decreto per cui non posso giudicarla. Tuttavia sono convinto che una manovra sia oggettivamente necessaria per la riduzione del rapporto deficit-pil del 3% entro il 2012”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella conferenza stampa in ambasciata dopo l’incontro con il presidente americano Barack Obama. “Più sarà equa socialmente – è l’auspicio di Napolitano – più sarà condivisa”.

Dai tagli ai ministri, passando alle finestre per la pensione fino ai pedaggi per i raccordi autostradali. E spunta una tassa fino a 20 euro che può essere introdotta per ‘Roma Capitale’. Nessun provvedimento relativo alla riorganizzazione della Protezione Civile sarebbe stato discusso in Cdm. Il ‘mix’ di misure per correggere i conti e fare “in parte” misure di sviluppo – come detto dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – appare ormai tracciato. Ecco le misure principali della manovra da 24 miliardi:

Subito stop ai contratti del pubblico impiego. Stop agli aumenti degli stipendi dei dipendenti pubblici già a partire da quest’anno. Il congelamento vale quattro anni, fino al 2013. “Il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio”, previsto dagli ordinamenti delle amministrazioni pubbliche “non può superare, in ogni caso, il trattamento in godimento nell’anno 2009”

Tagli ai ministeri, giro di vite su auto blu. A partire dal primo gennaio 2011 lo stipendio complessivo di ministri, sottosegretari e parlamentari è ridotto del 10% rispetto al trattamento del 2010. Nella bozza anche la riduzione delle spese del Quirinale, del Senato, della Camera e della Corte costituzionale. L’entità dei tagli sarà comunque decisa autonomamente dalle singole amministrazioni. I risparmi che si otterranno per gli anni 2011-2012 e 2013 andranno al fondo per le politiche sociali. La sforbiciata colpirà anche formazione o missioni dove si arriverà al dimezzamento della spesa. Arriva anche un giro di vite sulle auto blu.

Tagli ai partiti. Dimezzato il contributo per le spese elettorali e stop alle quote annuali se c’é uno scioglimento anticipato delle camere.

Tasse sugli alberghi per Roma Capitale. Arriva un “contributo di soggiorno” fino a 10 euro per i turisti che alloggiano negli alberghi di Roma. E’ una delle possibilità che la manovra dà al Comune di Roma per agevolare il rientro dai debiti della Capitale. La manovra prevede anche la possibilità di introdurre altri tributi come un aumento del 4 per mille dell’Ici, a una tassa di 1 euro sugli imbarchi. Immediata la protesta di Federalberghi che giudica “un’assurdità”: la proposta di applicare una tassa per i turisti negli alberghi di Roma, con lo scopo di favorire il rientro dai debiti della Capitale. Il Sindaco, Gianni Alemanno, parla di “notizie imprecise”.

Un fondo di 200 milioni di euro per Roma Capitale. Un fondo di 200 milioni per il “concorso al sostegno degli oneri derivanti dall’attuazione del piano di rientro” del debito di Roma. L’accesso al fondo è consentito a condizione che il Tesoro verifichi l’applicazione da parte del Comune di una serie di misure di contenimento della spesa che vanno dalla conformazione ai costi standard per i servizi a una razionalizzazione delle partecipazioni societarie oltre che a una riduzione dei costi per il funzionamento dei propri organi, “compresi i rimborsi dei permessi retribuiti riconosciuti per gli amministratori”.

Soppresse le Province con meno di 220 mila abitanti. Le Province con un numero di abitanti inferiori a 220.000, che non confinano con Stati esteri e che non sono nelle regioni a Statuto speciale, saranno soppresse. Da quanto si apprende questa sarebbe una delle misure inserite nella manovra approvata dal Consiglio dei Ministri. Il tutto – spiegano fonti – a partire dalla prossima legislatura provinciale. Le competenze e gli uffici saranno trasferiti ad altre Province.

Condono edilizio e case fantasma. Confermata invece la sanatoria sugli immobili fantasma. Si ipotizza però un ampliamento di questa norma. Come in tutti i condoni la proposta potrebbe arrivare in Parlamento. La bozza prevede che la regolarizzazione degli immobili fantasma identificati dal fisco attraverso la mappatura aerea del territorio debba avvenire entro il 31 dicembre 2010. I possessori dovranno presentare una dichiarazione di accatastamento che avrà effetto a partire dal gennaio 2009: si dovranno quindi pagare le imposte sugli ultimi due anni e le sanzioni saranno ridotte a un terzo. La sanatoria sarà possibile anche su interventi edilizi che abbiano determinato una variazione della cubatura. Dal gennaio 2011 scattano i controlli di Comuni e Agenzia del Territorio e le contestazioni comportano l’applicazione di una rendita presunta e la richiesta retroattiva dei tributi.

Addio ai libretti al portatore: arriva il Bancomat della Pa. Addio ai libretti di deposito bancari o postali al portatore. In compenso arriva la carta elettronica istituzionale per effettuare i pagamenti da parte delle Pubblica Amministrazione. I libretti esistenti alla data di entrata in vigore del decreto dovranno essere eliminati entro il 30 giugno del 2011. C’è il varo della carta elettronica istituzionale per effettuare i pagamenti da parte delle Pubbliche amministrazioni. L’obiettivo, si legge, è favorire ulteriore efficienza nei pagamenti e nei rimborsi dei tributi effettuati da parte di enti e pubbliche amministrazioni a cittadini e utenti. La promozione della realizzazione delle carte spetta al ministero dell’Economia.

Pagamenti e tracciabilità. Tetto a 7.000 euro (dai 12.500 attuali) per i pagamenti in contanti e arriva l’obbligo di fattura telematica oltre i 3.000 euro.

Comuni e lotta all’evasione. I Comuni che collaboreranno incasseranno il 33% dei tributi statali incassati.

Stagnata su manager e stock option. Salgono le tasse sulle stock option ma anche sui bonus dei manager e dei banchieri che eccedono il triplo della parte fissa della retribuzione.

Tampi sprint per Cartelle. L’accertamento e l’emissione del ruolo diventano contestuali rendendo più corto il tempo per contestazioni e ricorsi.

Stretta sul gioco clandestino. L’evasione dell’imposta sui giochi, una volta accertata, avrà riflessi anche ai fini delle imposte dirette. Nasce l’Agenzia che sostituisce i Monopoli.

Tetti di reddito per le pensioni di invalidità. Nell’ultima bozza sono stati cancellati, dall’articolo 9 sulla riduzione della spesa in materia di invalidità, i nuovi tetti di reddito che erano stati ipotizzati come requisiti per l’indennità di accompagnamento. E’ invece confermata l’elevazione dal 74% all’80% della percentuale di invalidità per la concessione dell’assegn, per le domande presentate dal primo gennaio 2011. E’ anche previsto un concorso delle Regioni alle spese per l’invalidità civile con un accantonamento dei trasferimenti, per il 2011, “nella misura del 45%”.

Irap zero per nuove imprese del Sud. Le regioni del Mezzogiorno avranno la possibilità di istituire un tributo proprio sostitutivo dell’Irap per le imprese avviate dopo l’entrata in vigore del dl con l’opportunità di ridurre o azzerare l’Irap.

Reti impresa e zone “zero burocrazia”. Tremonti annuncia la creazione di reti d’impresa, per ottenere benefici fiscali e migliorare la capacità di incidere sui mercati, ma anche zone a burocrazia zero, nelle quale per aprire un’attività ci si potrà rivolgere ad un solo soggetto.

Stop al turn-over per gli statali: confermato per altri due anni.

Tagli anche ai magistrati. Lo stipendio verrà decurtato per il 10% nella parte eccedente gli 80.000 euro. Taglio del 10% anche per i magistrati del Consiglio Superiore della Magistratura

Manager della Pubblica amministrazione: ridotti gli stipendi del 10%. La sforbiciata riguarderà anche i manager e i dirigenti della Pa del 10%. Sotto i fari gli stipendi oltre i 90.000 e oltre i 130.000 euro.

Insegnanti di sostegno: congelato l’organico.

I dividendi destinati alla riduzione del debito. A partire dal 2011, 500 milioni di dividendi che arrivano dalle società statali saranno impiegati per la riduzione degli oneri sul debito pubblico.

I tagli ai costi della politica finanzieranno la Cassa Integrazione. Le riduzioni di spesa che decideranno il Quirinale, il Senato, la Camera e la Corte Costituzionale, nella loro autonomia, serviranno a finanziare la Cassa Integrazione.

Pensioni. Rinvio delle finestre per il pensionamento e per il riordino degli enti. La novità è invece l’accelerazione dei tempi per l’aumento dell’età pensionabile a 65 anni per le donne dipendenti del pubblica amministrazione che avverrà a gennaio 2016. Si prevede che si arrivi a regime entro il primo gennaio 2016, anziché nel 2018, come precedentemente ipotizzato, in attuazione della sentenza della corte di giustizia europea. Gli scatti di un anno sono previsti ora a partire dal primo gennaio 2010 e, poi, dal primo luglio 2011, ogni 18 mesi. La misura potrebbe garantire risparmi strutturali per 2,5 miliardi l’anno.

Definanziamento leggi inutilizzate. Si recuperano risorse attraverso il definanziamento degli stanziamenti improduttivi. Saranno destinate al fondo ammortamento dei titoli Stato.

Sforbiciata agli Enti. Vengono soppressi Ipsema,, Ispel e Ipost. Ma anche l’Isae, l’Ice e l’Ente italiano Montagna. Salta o viene ridotto inoltre il finanziamento a 72 enti.

Controllo della spesa sui farmaci. Acquisti centralizzati per le Asl per trattare meglio il prezzo con i fornitori e interventi sui farmaci con una modifica delle quote di spettanza dei grossisti e dei farmacisti sul prezzo di vendita al pubblico delle specialità medicinali di classe a.

Regioni e Enti locali: 13 miliardi da autonomie territoriali. La manovra cade in buona parte sulle Regioni e anche sugli enti locali: alle prime vengono chiesti tagli per oltre 10 miliardi in due anni (2011 e 2012); ai Comuni e Province vengono chiesti risparmi di 1 miliardo e 100 nel 2011 e 2 miliardi e 100 nel 2012.

Pedaggi su raccordi per le autostrade. Nuovi pedaggi autostradali nelle tratte Anas e possibile pagamento anche sul Grande raccordo anulare di Roma. Sarà un apposito dpcm a stabilire i criteri e le modalità per l’applicazione del pedaggio su cui sarà sottoposta la maggiorazione tariffaria, che non potrà comunque comportare un incremento superiore al 25% del pedaggio dovuto.

Addio a Sir e Rel. Addio al Comitato Sir costituito per gli interventi nei settori di alta tecnologia e che prese in carico le società chimiche di Nino Rovelli, ed anche alla Rel, la finanziaria pubblica costituita qualche anno più tardi per sostenere il risanamento dell’industria elettronica.

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