ROMA – Week-end di shopping con rincaro: da oggi fare la spesa o comunque acquistare un oggetto ma anche, per esempio, andare dal parrucchiere potrebbe costare di piu'. Scatta infatti l'aumento dell'Iva dal 20 al 21%, il che tradotto vuol dire che molte cose costeranno al lordo lo 0,8% in piu'.
Novita' anche per tutti coloro che faranno domanda di pensione. Lo scatto di carriera dell'ultim'ora non incidera' piu' ai fini dell'assegno (l'avanzamento deve essere durato almeno tre anni). E inoltre per gli statali, che a partire da domani faranno domanda di pensione, slittera' il tfr: di 6 mesi per le pensioni di vecchiaia e di 24 per quelle di anzianita'.
Ma non c'e' dubbio che la novita' immediata che tocchera' il maggior numero di persone resta quella dell'Iva. Occhio ai rincari: non tutto potra' essere aumentato. La maggior parte degli alimentari, infatti, e' tassata con l'Iva al 4 o al 10% (che non sono state toccate dalla manovra). E ancora: un punto percentuale di Iva non corrisponde ad 1 punto sul prezzo lordo. Per intenderci: ogni 100 euro di spesa l'aumento dovrebbe essere al massimo di 83 centesimi.
L'incremento dell'aliquota Iva dal 20% al 21% ''avra' certamente l'effetto di ridurre le risorse disponibili del settore privato a favore delle pubbliche amministrazioni ma il principale effetto depressivo riguardera' i consumi'', rileva Confcommercio. Secondo il Codacons si rischia ''una stangata a regime, su base annua, pari a 290 euro per una famiglia di 3 persone e a 385 per una di 4''. Per i soli carburanti, tra aumenti e rincaro dell'Iva Federconsumatori e Adusbef calcolano un esborso di 471 euro in piu'. Per la Cgia di Mestre ''pesera' mediamente per 92 euro in piu' a famiglia l'aumento di un punto di Iva dal 20 al 21%''. Glia artigiani di Mestre calcolano che oltre un terzo dell'incremento sara' per le spese del settore dei trasporti, cioe' l'aumento dei prezzi di benzina e gasolio per autotrazione e dei biglietti di bus e treni.