Novembre conferma il calo del mercato dell’auto, con dati in negativo per l’ottavo mese consecutivo. Il mese scorso le nuove immatricolazioni di auto in Europa hanno subito una frenata del 6,5% sul 2009, attestandosi a 1.106.598 vetture. I dati sono stati diffusi dall’Acea. Ad ottobre il mercato dell’auto in Europa aveva segnato un calo del 16,1%, mentre in Italia a novembre era stato del 21,1% a 145.198 unità. Nei primi 11 mesi dell’anno le immatricolazioni sono scese in Europa del 5,1% a 12.736.102 unità.
Il calo più marcato lo ha segnato la Spagna (-25,5% a 64.515 unità), seguita dall’Italia (-21,1% a 145.198 unità), il Regno Unito (-11,5% a 139.875 unità), la Francia (-10,8% a 193.913 unità) e la Germania (-6,2% a 262.262 unità). Immatricolazioni in progresso, invece, in tutti gli altri mercati europei, tranne la Grecia (-62,6%).
E le cattive notizie riguardano anche il gruppo Fiat: nel mese di novembre le nuove immatricolazioni di Fiat Group Automobiles hanno subito in Europa un crollo del 23,7%, attestandosi a 74.194 vetture, contro le 97.301 registrate a novembre 2009. Ad ottobre le vendite Fiat in Europa avevano registrato un calo del 32,7% a 73.774 unità. Nei primi 11 mesi dell’anno la flessione del gruppo torinese si è attestata in Europa al 16,9%, a fronte di 971.201 nuove immatricolazioni, contro le 1.169.084 dello stesso periodo del 2009.
Per quanto riguarda la quota di mercato , nel mese di novembre in Europa il gruppo Fiat è sceso al 6,7%, rispetto all’8,2% registrato un anno fa. In calo, la quota di Fiat, anche rispetto ad ottobre, quando segnava in Europa il 6,9%. Nei primi 11 mesi del 2010 il gruppo torinese si è attestato in Europa al 7,6%, in calo rispetto all’8,7% dello stesso periodo del 2009.
Fiat ha commentato così i dati: ”Questi risultati sono allineati con quelli ottenuti da Fiat nei precedenti mesi di quest’anno (6,9% la quota di ottobre e 6,4% quella di agosto)” e ”ancora una volta il risultato di Alfa Romeo è in controtendenza, con le vendite aumentate (soprattutto grazie a Giulietta) del 25,6%”. Mentre Panda e 500 ”si confermano in Europa al vertice del segmento A”.