ROMA, 1 DIC – Archivia un pessimo novembre il mercato dell’auto italiano con un calo delle immatricolazioni del 9,25% rispetto allo stesso mese del 2010. Un mese nero con 132.579 vetture vendute che si aggiunge ad una tendenza quasi inarrestata durante tutto il 2011 e che fa gridare all’allarme per il pessimo bilancio di fine anno che si staglia all’orizzonte.
Pochi i marchi in crescita: perde ancora terreno complessivamente il gruppo Fiat Chrysler con 37.780 vetture immatricolate (-9,95%) con risultati però in forte aumento per Lancia e Jeep. Tra i diversi marchi, Alfa Romeo ha immatricolato 3.561 vetture contro le 4.339 di novembre 2010 (-17,93%); le auto Fiat immatricolate sono state 26.853 contro le 31.366 di novembre 2010 (-14,39%); le Lancia 914 con un aumento del 24,36% e le vetture Chrysler/Jeep/Dodge, 614 con una variazione del 60,73% rispetto a novembre 2010.
Tra i diversi costruttori esteri, a fare la parte del leone Volkswagen con 10.482 nuove vetture immatricolate ed un aumento del 12,29% rispetto a novembre 2010, seguita da Ford (9.772 vetture -18,67%), Opel (9.025, -9,87%).
Seguono ancora le francesi, Renault (7.519 -4,90%) e Peugeot (5.418 -29,37%). Le vetture Toyota/Lexus immatricolate sono state invece 4.958 (-7,19) le Nissan 4.954 ( -2,50%). Tra gli incrementi percentuali più sostanziosi quelli di Hyundai con 3.885 vetture ed un aumento del 63,10% e della Kia, cresciuta del 50,65% a 2.097 vetture.
Insomma, i numeri complessivamente spaventano e Federauto, l’associazione dei concessionari, lancia l’allarme, chiedendo di cambiare le regole della distribuzione. “Oramai manca solo dicembre per confermare un 2011 a 1.750.000 pezzi”, dicono in una nota. “I dati diffusi oggi sulle immatricolazioni -9,25% ci dicono che al peggio non c’è mai fine. Ora più che mai l’imperativo è fare presto. E la cosa più urgente è cambiare le regole della distribuzione di autoveicoli, tenendo conto che il mercato automobilistico italiano è molto diverso da quello degli altri paesi europei”.
Concorda sui volumi di mercato complessivi a 1.750.000 unità anche Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor Gl events: “il calo non sorprende – dice – vista la situazione congiunturale e ci attendiamo un ulteriore calo a due cifre per il mese di dicembre”. Ma per il 2012, secondo Quagliano “se il governo Monti saprà coniugare rigore e crescita, ci si potrà attendere una lieve ripresa nella primavera che porterà il mercato nel 2012 ad attestarsi su un 1.800.000 vetture”.
Punta ad una collaborazione per la crescita, l’Unrae, che riunisce i costruttori esteri: “Il nostro intento – dice il direttore generale Gianni Filipponi – più volte manifestato nelle varie sedi istituzionali è quello di lavorare insieme a Governo, Parlamento ed Enti locali, per favorire la crescita economica, il rilancio dei consumi, migliorare la qualità dell’aria e la sicurezza sulle nostre strade. Tutto ciò attraverso auto a basso impatto ambientale la cui diffusione deve essere favorita da infrastrutture adeguate”.
