
LONDRA – La Banca d’Inghilterra si pente: vendemmo l’oro rubato a Praga da Hitler. La Banca d’Inghilterra confessa: nel 1939 aiutò la Germania di Hitler a vendere l’oro rubato alla Cecoslovacchia. La notizia è stata diffusa proprio sul sito ufficiale della Bank of England e rinvia a complicate e ignobili trattative celate dietro gli austeri uffici delle banche centrali. Cinque milioni e seicentomila sterline di lingotti che oggi avrebbero un valore non inferiore ai 736 milioni di pound. Finora la colpa fu attribuita esclusivamente alla Bri, la Banca dei regolamenti internazionali: l’acquiescenza alla volontà di Hitler marchiò per sempre col segno dell’ignominia quella istituzione.
Le rivelazioni di questi giorni mostrano invece un coinvolgimento diretto della banca centrale inglese che materialmente custodì per qualche tempo a Londra il tesoro rubato alla banca centrale ceca, nel momento in cui avrebbe dovuto conservarlo a Basilea sede della Bri di cui all’epoca dei fatti era guida di turno. I futuri nemici della seconda guerra mondiale contribuirono, con la vendita dei lingotti a finanziare gli scellerati progetti di Hitler. Parte dell’oro fu trasferito e infine venduto a New York.
