ROMA – Banca Network: i 28 mila clienti “traditi” devono aspettare la fine di giugno. A quella data, terminate le verifiche della Banca d’Italia e dei rappresentanti del Fondo Interbancario, verrà decisa o una proroga di 30 giorni o la liquidazione coatta amministrativa. Nella seconda ipotesi, dal momento dell’annuncio, scatta il conto alla rovescia dei 20 giorni per il rimborso. Ulteriori 10 giorni supplementari per il rimborso possono essere decisi dalla Banca d’Italia in circostanze eccezionali. Il rimborso, quindi, si stima possa arrivare prima della fine dell’estate. Una buona notizia visto che in precedenza ci volevano tre mesi suscettibili di diventare 6 o 9.
In ogni caso, i depositi fino a 100 mila euro sono garantiti, e quindi rimborsabili, propri dal Fondo Interbancario (aderirvi era un obbligo per le banche). 100 mila euro e non più 103 mila euro, come previsto in precedenza. Cosa materialmente è garantito nel conto corrente? Depositi, vincolati e no, assegni circolari, certificati di deposito nominativi (non al portatore). Forme di investimento come obbligazioni aziendali, azioni, titoli di Stato, pronti contro termine non rientrano nelle garanzie del fondo ma restano di proprietà del cliente in quanto sono solo custoditi dalla banca insolvente (all’interno del conto titoli).
Garantita è solo la moneta, il denaro: l’oro, un deposito fisico, non è fra le disponibilità garantite, per la buona ragione che va semplicemente restituito, non essendo oro e altri beni di valore compresi nell’attivo della banche. Al momento restano, e fino alle nuove disposizioni, i conti bloccati. Il danno derivante dal congelamento non è risarcibile: essendo prevista l’amministrazione straordinaria non sono ammesse azioni legali.
