ROMA – L’offensiva di Matteo Renzi sulla Merkel e sulle istituzioni di Bruxelles trova il pieno consenso di Antonio Patuelli, presidente della Abi, la Associazione delle banche italiane:
“La condivido al cento per cento. Renzi è un europeista e per questo non può accettare un’Europa germanocentrica”
ha detto Antonio Patuelli, in una intervista a Qn messa in rete dalla agenzia Ansa:
“La Germania sembra aver adottato il motto di Giolitti: ‘Le leggi si interpretano per gli amici e si applicano per gli avversari’. Ma un’Europa così ingiusta e sbilanciata sui soli interessi tedeschi non solo non cresce, ma è destinata a sbriciolarsi.
“E’ chiaro a tutti che nella vicenda del salvataggio della quattro banche l’Italia è stata penalizzata, perché la direttiva europea che mette a carico anche degli obbligazionisti subordinati i salvataggi bancari è del 2014 ed è stata recepita dalla Repubblica italiana solo lo scorso novembre: quando le quattro banche hanno venduto le loro obbligazioni subordinate nessuno poteva sapere a cosa andava incontro… È stata applicata una norma retroattivamente, il che mal si concilia con i fondamenti di uno Stato di diritto”.
L’Ue, sottolinea Antonio Patuelli
“dev’essere una casa di vetro”: occorrono, “un Testo unico bancario che fissi regole chiare e non retroattive, nonché delle norme transitorie”, “un Testo unico della finanza europea che regolamenti l’accesso ai mercati finanziari” e uno “del diritto penale dell’economia, per evitare che operazioni vietate in Italia siano invece consentite altrove”.