
Banche: i truffati (imbucati compresi) pagati coi soldi dei distratti (foto d'archivio Ansa)

ROMA – Banche, anzi banche fallite, banche finite in bancarotta. Queste banche, tristemente note in Italia, avevano clienti, correntisti, azionisti, obbligazionisti. Clienti e correntisti non hanno avuto danni diretti dai fallimenti. Non così azionisti e obbligazionisti. Chi aveva comprato azioni di quelle banche ha visto il valore di quelle azioni ridursi fin quasi a zero. Chi aveva investito in obbligazioni di quelle banche ha visto precipitare il valore delle obbligazioni. Tutti e tutti insieme sono stati battezzati “truffati dalla banche“.
Truffati ce n’è stati e non pochi. Clienti venivano indotti a comprare obbligazioni se volevano un finanziamento o anche come caldo consiglio non corredato perĂ² dalla illustrazione dei rischi relativi ad una obbligazione del tipi di quelle letteralmente piazzate alla clientela come si fa con un prodotto alimentare scaduto. Nella gran massa dei truffati perĂ² anche non pochissimi che potremmo definire imbucati. Chi compra azioni di una qualunque societĂ o banca o azienda sa benissimo che investimento azionario è investimento a rischio: ci si puĂ² guadagnare o perdere. Altrimenti, se comprando azioni fosse impossibile rimetterci, l’umanitĂ avrebbe trovato la fonte della inesauribile ricchezza. E anche comprando un’obbligazione, se compri puntando a un rendimento doppio o triplo dei tassi di mercato, allora vuol dire che accetti il rischio. Gli imbucati sono quelli che hanno scommesso, puntato, investito a rischio.
Ma sono, saranno rimborsati anche loro. Anche gli imbucati e non solo i truffati. Stabilendo in questo paese non il sano principio secondo cui si soccorre e si aiuta le vittime di un dissesto bancario anche perchĂ© altrimenti il panico bancario recherebbe danno a tutti, non il doveroso principio secondo cui la collettivitĂ difende l’interesse generale impedendo che una banca in bancarotta infetti tutto il sistema del credito. No, in questo singolare paese che è l’Italia si è stabilito il principio per cui in banca non ci si rimette e se compri azioni sbagliate ci pensa lo Stato a rimborsarti. Quasi quasi conviene cercare e comprare obbligazioni ad alto rendimento di banche che stanno in piedi per miracolo: si incassano i dividendi e poi, quando salta la baracca, lo Stato rimborsa il capitale andato in fumo.
Anzi, non proprio lo Stato: il miliardo e cento milioni stanziato per i risparmiatori truffati dalle banche (imbucati compresi) non viene dalla cassa dello Stato ma viene dalle tasche di altri risparmiatori, quelli che Ferruccio de Bortoli sul Corriere della Sera definisce i “Distratti”. I soldi ai truffati delle banche (imbucati compresi) vengono dai cosiddetti conti dormienti. Cioè da conti correnti ma soprattutto polizze, assicurazioni, investimenti effettuati da risparmiatori poi defunti e di cui gli eredi non hanno avuto notizia o consapevolezza. E quindi non hanno ritirato a loro favore. Dopo 10 anni le somme diventano non piĂ¹ degli eredi ma di un fondo apposito. Ed è impressionante la quantitĂ del denaro accumulato in investimenti che poi non finiscono agli eredi, sono insomma tanti i Distratti.
Distratti che pagano il conto ai truffati e agli imbucati. Sempre risparmiatori sono, ma truffati e imbucati organizzati forte, distratti invece dispersi e quindi tocca a loro pagare. Â
