Banche, la Ue boccia la legge Amato: “Aiuti di Stato inaccettabili”

Niente agevolazioni fiscali per le banche. Il tribunale dell’Unione Europea ha infatti respinto un  ricorso del gruppo bancario Bnp Paribas-Bnl  e ha bocciato le agevolazioni fiscali concesse ad alcune banche con la Finanziaria 2004 nell’ambito della legge Amato.

Per i giudici europei  le agevolazioni previste dalla legge Amato sono aiuti di Stato incompatibili con le norme comunitarie. E l’aiuto, quindi,  dovrà essere recuperato presso le banche che ne hanno beneficiato. Per i giudici europei, in pratica, la legge Amato (quella che ha permesso alle banche italiane di trasformarsi da istituti di credito di diritto pubblico in società per azioni) ha introdotto un regime fiscale che facilitava il conferimento di attivi dalle banche pubbliche ad imprese di credito private esistenti o di nuova costituzione.

Successivamente, su questa scia, sono stati istituiti diversi regimi fiscali che prevedevano una tassazione a tariffa ridotta. Tra questi quello del 2003, inserito nella Finanziaria 2004 e contestato dalla Commissione Ue, per la quale cosi’ facendo si avvantaggiavano alcune imprese bancarie a discapito di altre. Bruxelles, che ha bocciato il regime tributario di cui aveva beneficiato Bnl, ha quindi calcolato in 586 milioni di euro i vantaggi concessi sulla base del regime introdotto con la manovra 2004. Ora il tribunale Ue ha dato ragione all’esecutivo europeo, parlando di ”vantaggio economico selettivo non giustificato”, e dunque di ”aiuto di Stato incompatibile con le norme del mercato unico”. Con Bnp Paribas, nello specifico, che viene considerata beneficiaria effettiva degli aiuti di Stato che erano stati concessi a Bnl.

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Emiliano Condò