Corrado Faissola, presidente dell’Abi, lancia un allarme sulla qualità del credito in Italia. Le perdite su crediti «a fine anno temo non saranno lontane dai 20 miliardi», rispetto ai circa 11 miliardi di euro dei primi nove mesi dell’anno.
«Occorre rivedere con un provvedimento strutturale il tetto massimo di svalutazioni annue fiscalmente ammesse e ridurre significativamente il numero di quote annuali dell’eventuale eccedenza», ha prosueguito, chiedendo una revisione della normativa fiscale.
Il problema del trattamento fiscale delle perdite su crediti, ha sottolineato, «non sta andando verso una soluzione ma si sta aggravando fortemente» a causa dell’esplosione di crediti deteriorati nel sistema bancario.
«Il tax rate sta arrivando a livelli insostenibili. Il problema è da risolvere non con pannicelli caldi ma, a nostro giudizio, con provvedimenti strutturali».