
L’Italia sta uscendo dalla recessione ma la ripresa dell’economia nel prossimo biennio sarà debole, con una forte incertezza legata all’andamento della domanda mondiale e alla debolezza del mercato del lavoro. Lo sostiene la Banca d’Italia nel bollettino economico, secondo cui il Pil – dopo un drastico calo del 4,8% l’anno scorso – aumenterà dello 0,7% quest’anno e accelererà all’1% nel 2011.
Anche la ripresa delle esportazioni avviatasi l’estate scorsa si è attenuata in ottobre e novembre, secondo i dati disponibili. Si prevede tuttavia che le vendite all’estero accelerino gradualmente nell’anno in corso, a un ritmo medio prossimo al 3%, comunque inferiore di circa un punto alla prevista espansione del commercio mondiale.
Nel 2009 l’indebitamento della pubblica amministrazione dovrebbe salire al 5,3% del Pil dal 2,7% dell’anno precedente. Il debito dovrebbe aumentare «di circa dieci punti» attestandosi al 115,1%. Il peggioramento del deficit italiano – secondo via Nazionale – «sarebbe inferiore a quello atteso nella media» di Eurolandia, il cui deficit salirebbe dal 2% del 2008 al 6,4% del 2009. Quanto alla legge finanziaria 2010, «nel complesso – si legge sul bollettino – la manovra lascia invariato il saldo di bilancio e determina un aumento netto sia delle entrate sia delle spese di 0,2 punti percentuali del prodotto».
Quanto alla legge finanziaria 2010, «nel complesso la manovra lascia invariato il saldo di bilancio e determina un aumento netto sia delle entrate sia delle spese di 0,2 punti percentuali del prodotto».
