L’Italia ha ancora strada da fare per la ripresa. A ‘tirarci le orecchie’ è il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso che parla di ”grosse difficoltà sul debito pubblico e sul deficit di bilancio, e credo che su questo ci sarà molto da lavorare per ripristinare la fiducia”.
Il nostro Paese però sul fronte della crisi, a detta di Barroso, ”per alcuni aspetti è messa meglio di altri Paesi: ha un sistema bancario solido, non ha problemi di debito privato, un livello di concorrenza forte in diversi settori, un livello di disoccupazione stabile”.
Poi il presidente della Commissione Europea passa alle esortazioni: servono ”posizioni coraggiose” in Europa, serve ”coraggio” nell’affrontare la crisi da parte degli Stati membri e di tutte le istituzioni comunitarie. Citando Einstein a margine del meeting di Rimini, sottolinea: ”Ogni crisi puòessere anche una benedizione. Dietro ogni crisi si nascondono opportunità di risolvere vecchi problemi con nuove soluzioni”. In Europa, dice Barroso, ”è possibile se c’è il coraggio di imparare le lezioni. Il messaggio che voglio lanciare è che abbiamo bisogno di una Europa più forte”.
L’Europa vive oggi, sul fronte della crisi, una fase ancora ”volatile e con alcune difficoltà”. Ma, dice il presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Durao Barroso, ”la direzione è giusta”. A margine del Meeting di Rimini, il presidente della Commissione Europea ha indicato che ”almeno in Europa, sono state prese decisioni corrette, guardiamo al futuro con fiducia senza poter però ancora dire che riposiamo sugli allori. Non e’ detta l’ultima parola”. Barroso ha poi preferito non commentare i dati di oggi sul Pil americano: ”Siamo inondati di notizie e non tutte sono chiare. Preferisco non commentare le notizie giorno per giorno”.
L’intervento di Barroso arriva pochi minuti dopo quello del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha parlato di una ripresa lenta che migliorerà nel 2011 e la Fed è pronta a fare ancora di più.
Josè Luis Barroso presenta la sua ricetta anti-crisi in cinque punti. L’Europa ha gestito la crisi economica ”con reazioni che sono state forti e molto chiare”, dice il presidente della Commissione Europea, ”siamo all’inizio”.
Al primo punto delle ”per affrontare definitivamente la crisi” c’è il ”bisogno di un consolidamento dei conti pubblici e di una migliore governance economica nell’Unione Europea”. Bisogna poi ”investire in una maggiore concorrenza e in una crescita che sia inclusiva e sostenibile secondo le linee della strategia 2020”. Per il presidente della Commissione Europea e’ poi necessario ”costruire mercati finanziari responsabili”, che siano ”forti e sani”: e verso questo obiettivo indica che avremo ”un quadro di regole piu’ rigorose entro il 2011”. Servono ”condotte piu’ etiche” e ”nuove normative per evitare nuove bolle”. Sempre in questa cornica, dice Barroso, e’ necessario ”spingere per impegni forti e chiari nell’ambito del G8 e del G20”.
Parlando alla platea del Meeting di Cl Barroso ha poi sottolineato che servono ”incentivi più intelligenti e sanzioni per far rispettare il Patto di stabilità”. E, sottolineando ancora l’obiettivo di mantenere il rigore per risanare i conti pubblici, ricorda che ”non ci può essere una crescita sostenibile senza finanze stabili, non possiamo spendere soldi che non abbiamo”. Ma questo non significa sacrificare lo sviluppo: ”Non c’è contraddizione tra consolidamento e crescita, se il consolidamento e’ sostenuto da riforme il cui obiettivo è proprio la crescita”.