La Bce lancia l’allarme inflazione: sopra al 2% nell’area Euro per tutto il 2011

ROMA – L’inflazione nell’area euro, al 2,6 per cento a marzo, “dovrebbe restare al di sopra del 2 per cento per l’intero 2011”. La previsione, fatta sulla base dei contratti futures sul petrolio, è della Bce che orienta la propria politica dei tassi al mantenimento di un’inflazione prossima ma inferiore al 2 per cento. Fra i fattori che fanno rischiare un’inflazione più alta la Bce cita “rincari delle materie prime energetiche più elevati di quanto ipotizzato, anche per il protrarsi delle tensioni politica in Nord Africa e Medio Oriente”.

La politica monetaria dell’area euro è “attualmente molto accomodante” e va adeguata, dice ancora la Banca centrale europea nel bollettino di aprile, secondo cui, anche dopo il rialzo dei tassi della scorsa settimana, la politica monetaria continua “a sostenere in misura considerevole l’attività economica e la creazione di posti di lavoro”.

Buone prospettive per l’occupazione: i dati più recenti “suggeriscono una crescita dell’occupazione nel primo trimestre 2011 sia nell’industria che nei servizi”, rileva la Banca centrale. E’ “un segnale incoraggiante per la disoccupazione nell’area dell’euro nei prossimi mesi”, sottolinea l’istituto. A febbraio il tasso di disoccupazione nell’area euro è diminuito al 9,9 per cento dal 10 per cento di gennaio.

“E’ essenziale che tutti i governi dell’area dell’euro conseguano gli obiettivi di risanamento che hanno annunciato per il 2011”, ribadisce l’istituto, sottolineando che “la comunicazione di misure di risanamento specificate nel dettaglio per il 2012 e oltre aiuterebbe a persuadere gli operatori di mercato e il pubblico in generale riguardo alla natura durevole delle politiche correttive”.

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