La Bce si schiera contro gli aiuti governativi alla rottamazione: «Gli incentivi per l’acquisto di auto in Europa avranno un impatto positivo contenuto sull’attività nell’area dell’euro nel corso del 2009 ed è possibile che diventi negativo nel 2010».
Insomma se già in Italia sarà difficile avere degli aiuti dal Governo, che sembra avere tutta l’intenzione di vincolarli alla produzione, i dati mensili della Banca Centrale europea non aiutano.
«In generale dati gli effetti distorsivi generati, tali misure andrebbero attuate con cautela in quanto potrebbero ostacolare l’efficiente funzionamento di una libera economia di mercato e ritardare i necessari cambiamenti strutturali, compromettendo così le prospettive di reddito e occupazione complessive nel più lungo termine».
«Le misure sembrano aver avuto successo in quanto hanno sostenuto la domanda di breve periodo di autovetture nuove. Ma i programmi di rottamazione delle autovetture hanno anche effetti avversi immediati e futuri sull’attività. Innanzitutto è stata frenata la domanda di altri acquisti importanti (come nuovi articoli di arredamento, ma anche riparazioni di automobili) a causa sia dell’impatto diretto dell’acquisto di autovetture sui bilanci delle famiglie, sia dell’impatto distorsivo sui prezzi relativi. Poichè gli acquisti di nuove autovetture hanno scalzato altri acquisti importanti, l’impatto delle misure sui consumi privati e sull’attività economica complessiva è inferiore a quello diretto sulle vendite di autovetture nuove».
