Bce: crescita 2010 moderata, disoccupazione salirà

La Bce lancia l'allarme per crescita e inflazione

Nel 2010 l’espansione dell’economia di Eurolandia avrà un «ritmo moderato» e il «processo di recupero risulterà probabilmente discontinuo». E’ quanto si legge nel Bollettino della Banca Centrale Europea secondo cui «la disoccupazione nell’area dell’euro dovrebbe seguitare ad aumentare in certa misura». La Bce ricorda poi che alcuni fattori che sostengono la crescita hanno «carattere temporaneo» e «le prospettive restano soggette a incertezza».

«Gli sgravi fiscali andrebbero considerati soltanto nel medio periodo, una volta che i paesi avranno recuperato un sufficiente margine di manovra nei bilanci»: la Bce ricorda che i governi di molti paesi dell’area euro devono far fronte a «squilibri di bilancio notevoli e in netto incremento».

L’Inflazione della zona euro «dovrebbe attestarsi intorno all’1% nel breve periodo», spiega ancora la Bce, sottolineando che successivamente ci si attende che resti moderata.

«Le aspettative di inflazione a medio-lungo termine – precisa ancora la Banca Centrale Europea – permangono saldamente ancorate in linea con l’obiettivo del Consiglio direttivo di mantenere l’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo». Francoforte sottolinea che i rischi per queste prospettive restano sostanzialmente equilibrati e connessi all’evoluzione dell’attività economica e dei prezzi delle materie prime. «Gli incrementi dell’imposizione indiretta e dei prezzi amministrati – aggiunge – potrebbero inoltre superare le aspettative correnti, data l’esigenza di risanare i conti pubblici nei prossimi anni».

Le banche europee hanno proseguito gli interventi di ridimensionamento dei propri bilanci complessivi ma «continua a rappresentare una sfida adeguare le dimensioni e la struttura dei bilanci assicurando la disponibilità del credito al settore non finanziario. Per raccogliere tale sfida le banche, grazie al miglioramento delle condizioni di finanziamento, dovrebbero rafforzare ulteriormente la propria componente patrimoniale e, ove necessario, dovrebbero sfruttare appieno le misure di sostegno pubblico a favore della ricapitalizzazione».

Published by
admin