Hanno yacht e jet, ma la maggior parte dichiara meno di 50 mila euro

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ROMA – Guadagnano 20 mila euro all’anno, ma possiedono uno yacht: secondo le tabelle pubblicate dal Sole 24 Ore, sono il 42% dei possessori di barche che saranno soggette alle nuove tasse previste in manovra. In totale sono 42 mila su 99 mila possessori di “super barche”.

Ma questo è niente, se si pensa che in questa fascia di reddito rientrano anche 518 contribuenti che possiedono l’aereo. Sono i “finti poveri” che non dichiarano le tasse o che si fanno intestare beni di altri. Ma anche chi guadagna tra i 20 mila e i 50 mila euro l’anno difficilmente potrà possedere un jet: invece sono 604, cioè il 30% di quelli che dovranno pagare la patrimoniale su questo bene di lusso.

Secondo i dati citati dal Sole, il 68% di quelli che dichiarano fino a 50 mila euro annui possiede inoltre un’auto che sarà soggetta a superbollo. Ma questo forse dato dice meno degli altri due, visto che con gli acquisti a rate un’auto di un certo valore se la possono permettere più persone che in passato.

In pratica, tra quelli che dovranno pagare la “super tassa” sui beni di lusso, solo il 14% di quelli che possiedono lo yacht e il 18% di quelli che hanno un aereo privato o un elicottero dichiara un reddito superiore ai 100 mila euro annui.

Ma adesso per questi “finti poveri” o “evasori di lusso”, le cose si metteranno male, come scrive Marco Mobili sul Sole 24 Ore: “La manovra appena approvata fornisce all’Agenzia delle entrate un altro strumento in grado di mappare non solo i nomi e cognomi dei possessori di beni di lusso ma anche i loro possibili movimenti bancari. Dal 1° gennaio 2012 le banche e tutti gli operatori finanziari saranno obbligati a comunicare periodicamente al fisco tutte le movimentazioni effettuate su tutti i rapporti intrattenuti con la clientela”.

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Alberto Francavilla