ROMA – No del Pd agli aumenti della benzina per coprire le spese destinate allo spettacolo e alla cultura, come è attualmente previsto dal decreto omnibus. Sono due gli emendamenti del Pd al provvedimento, all’esame delle commissioni Bilancio e Istruzione del Senato, per evitare di legare i fondi Fus al caro benzina. Un emendamento aumenta le risorse da destinare al Fus (da 149 milioni a 250 milioni) e, allo stesso tempo, individua la copertura in un taglio significativo delle auto blu, un’altro emendamento individua un’altra copertura per evitare gli incrementi dei carburanti: dal 2011 si applicherebbe una lieve imposta sulle banche.
”L’uso in via esclusiva delle autovetture di servizio – si legge nel primo emendamento – è ammesso esclusivamente per il presidente e il vicepresidente del Consiglio, ministri e viceministri, sottosegretari, primo presidente e procuratore generale della Cassazione e presidente del tribunale superiore delle acque pubbliche, presidente del Consiglio di Stato, presidente e procuratore generale della Corte dei Conti, Avvocato generale dello Stato, segretario generale della presidenza del consiglio dei ministri, presidente del consiglio di giustizia amministrativa della regione siciliana e presidenti delle autorita’ indipendenti.
Chi cessa di ricoprire cariche pubbliche perde anche il beneficio. L’emendamento sulle banche stabilisce che ”a decorrere dal 2011, sul valore assoluto della leva finanziaria di ciascun istituto di credito, definita dal rapporto tra il totale dell’attivo di bilancio e il patrimonio di base, si applica un’imposta pari all’1 per mille per la quota eccedente il rapporto 10 e fino al rapporto 15; un’imposta pari al 2 per mille per la quota eccedente il rapporto 15 e fino al rapporto 25; un’imposta pari al 3 per mille per la quota eccedente il rapporto 25”.