In vista del rinnovo previsto il 28 ottobre del patto Telco, holding di controllo di Telecom (i cui azionisti sono Mediobanca, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo, Benetton e la compagnia ibericaTelefonica), è importante registrare le dichiarazioni rilasciate a Firenze dall’amministratore delegato Franco Bernabè. Soprattutto dopo che il viceministro Paolo Romani aveva espresso le perplessità del mondo politico sulla “italianità” del gruppo.
Bernabè ha difeso il ruolo dei grandi azionisti di Telecom, Telefonica compresa, che hanno consentito il progetto di rilancio e «impedito che una partecipazione italiana venisse acquistata dal magnate messicano Carlos Slim». Ricordando che Telefonica è azionista Telco, e non Telecom, assicura che gli spagnoli «hanno garantito non solo l’italianità quando è stata acquistata la partecipazione ma l’hanno gestita nell’interesse di Telecom Italia».
Totalmente contrari al rinnovo del patto sono i piccoli azionisti dell’Asati.
