Bernanke: “Crescita lenta, ma nel 2011 migliora. La Fed pronta a fare di più”

Mentre il Pil Usa cresce al di sopra delle deludenti aspettative, anche se di poco, Ben Bernanke è cauto ma fiducioso: la crescita di recente è stata ”meno vigorosa di quanto ci aspettassimo” ma ci sono le ”precondizioni” per un’accelerazione nel 2011, dice il presidente della Fed.

Il periodo di ”profonda contrazione economica è finito, a abbiamo assistito a una stabilizzazione nell’attività economica globale e all’inizio di una ripresa. Comunque anche se la domanda, la produzione e l’occupazione stanno crescendo ormai da un anno, il tasso di crescita” economica ”è apparso meno vigoroso di quanto ci aspettassimo”, osserva Bernanke, precisando: ”nonostante i deboli dati recenti, le precondizioni per un’accelerazione nel 2011 restano in piedi”.

La maggiore preoccupazione – spiega – è l’elevato tasso di disoccupazione e questo perché ”un’alta disoccupazione non solo ha costi pesanti per chi non ha lavoro e per le loro famiglie, ma pone anche rischi alla sostenibilità della ripresa con i suoi effetti sui redditi delle famiglie e sulla fiducia”.

La Fed farà tutto il possibile per assicurare la ripresa economica il Fomc è pronto a fare di piu’ se sara’ necessario. Sul mercato del lavoro si assisterà a una ”dolorosamente lenta ripresa”. Il Fomc “intende mantenere condizioni finanziarie accomodanti per sostenere la ripresa. Continueremo a monitorare gli sviluppi economici da vicino e a valutare se ulteriori allentamenti monetari sarebbero utili. In particolare, il Fomc è preparato a fornire” ulteriori aiuti ”attraverso misure non convenzionali se sarà necessario, soprattutto se le prospettive dovessero peggiorare significativamente. Il problema ora non è se abbiamo o meno gli strumenti per aiutare la ripresa e combattere contro la disinflazione: li abbiamo. Il problema è valutare se i benefici di ogni strumento, in termini di stimoli ulteriori, superano i costi e i rischi di utilizzare tali strumenti”. ”Nonostante i tassi siano vicini allo zero, la Fed ha numerosi strumenti e strategie per fornire ulteriori stimoli”, aggiunge Bernanke. ”Per gli Stati Uniti scivolare in deflazione non è un rischio significativo.

Il Fomc farà tutto quanto in suo potere per assicurare che la ripresa economica continui. In linea con il nostro mandato, la Fed è impegnata a promuovere la crescita economica e dell’occupazione. E visto che un ulteriore, significativo indebolimento delle prospettive economiche sarebbe probabilmente associato a un’ulteriore disinflazione, attualmente non c’è alcun potenziale conflitto fra gli obiettivi di sostenere la crescita e l’occupazione, e quelli di mantenere la stabilita’ dei prezzi”.

Sul mercato del lavoro si assisterà a una ”dolorosamente lenta ripresa”.

Una nuova recessione sarebbe improbabile, almeno per James Bullard, presidente della Fed di Saint Louis, che ha rilasciato un’intervista all’emittente Cnbc. Malgrado il rallentamento nel secondo trimestre, secondo Bullard le prospettive di ripresa per l’autunno e per il 2011 restano positive.

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luiss_smorgana