NEW YORK – A tutti è ormai famigliare la ricerca di un volo sul web. La grande maggioranza degli acquisti di biglietti nazionali e internazionali passa oramai da anni attraverso internet, con l’aiuto di siti come Expedia od Orbitz. Questo quadro di offerta è però destinato, dopo anni di relativa immobilità, in breve tempo a cambiare. Nel mercato dei motori di ricerca dei voli si sta infatti preparando un terremoto che cambierà le nostre abitudini di acquisto. La spinta verso il cambiamento viene da diverse direzioni. In primo luogo, le compagnie aeree stesse stanno cercando di ottenere un più grande margine di manovra nel processo di acquisto dei loro prodotti. D’altro canto, il colosso di Mountain View, Google sta, anche lui, cercando di mettere un piede nel mercato dei motori di ricerca, grazie all’acquisto di un’azienda specializzata del settore. Infine, nuove compagnie tecnologiche fondate da giovani imprenditori cercano di offrire innovative opzioni di ricerca.
La più grande scossa al panorama attuale è venuta da American Airlines, la quarta compagna aerea del mondo per traffico passeggeri. Per scrollarsi di dosso il filtro delle agenzie di viaggio, American Airlines ha annunciato di voler aggirare il tradizionale sistema di prenotazioni, che passa attraverso siti come Expedia e Orbitz: le informazioni saranno d’ora in poi fornite direttamente ai potenziali clienti. La mossa vuole, secondo le intenzioni del gruppo, ridurre le tasse che gli americani pagano per classificare le diverse tariffe sui siti specializzati e dare un nuovo slancio ad un mercato sfiancato da anni di riduzione dei prezzi. La sfida è appena iniziata ma i primi effetti non tarderanno a farsi sentire. Per adesso Expedia e Orbitz hanno già escluso l’American Airlines dai risultati delle loro ricerche.
La strategia del gruppo americano si inquadra in una tendenza alla complessificazione dell’offerta del biglietto aereo. Le variabili da prendere in conto nell’acquisto di un volo sono divenute, col tempo, sempre più numerose. Per questo i manager delle compagnie vogliono oggi offrire ai clienti una nuova gamma di scelte centrata sulle numerose possibilità di servizi a pagamento. Tutto è basato sulla personalizzazione della ricerca: a una famiglia di quattro persone il sito offrirà automaticamente uno sconto per il bagaglio, ad un avvocato in viaggio di lavoro sarà venduto un biglietto con imbarco prioritario. In questo senso, le compagnie aeree si stanno solo rimettendo al passo con altre industrie commerciali. Una grande parte di Internet si fonda infatti sul concetto della personalizzazione delle ricerche, come fa il sito di vendita al dettaglio, Amazon. Infine, per le compagnie aeree riuscire a superare l’era dei motori di ricerca significa restaurare la fedeltà al marchio perduta negli ultimi anni a causa dello “shopping comparativo”.
In questo mercato sull’orlo del cambiamento, anche Google ha lanciato la sua carta. La compagnia di Larry Page sta perfezionando l’acquista di ITA Software, una compagnia con sede a Cambridge, Massachusetts. L’obiettivo è sviluppare un motore di ricerca innovativo che rivoluzionerà gli abituali criteri di selezione. Quando il programma sarà definitivamente messo a punto, sarà possibile, ad esempio, trovare un volo a marzo, per una destinazione temperata, adatta ai bambini e a meno di 300 dollari.