Economia

Bitcoin crolla in Borsa: perso il 30%, è sotto i 30mila dollari. Bruciati 500 miliardi di capitalizzazione

Il Bitcoin affonda in Borsa. La criptovaluta perde oltre il 30% ed è sotto ai 30.000 dollari. A pesare è sempre la Banca Centrale Cinese che ha ribadito come i token non possano essere usati come forma di pagamento.

Crollo Bitcoin in Borsa: bruciati 500 miliardi di capitalizzazione

Un tonfo che spazza via più di 500 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. La criptovaluta perde oltre il 50% rispetto al record di quasi 65.000 dollari di aprile. A pesare sono la Banca Centrale cinese e le affermazioni degli ultimi giorni di Elon Musk, che continuano a farsi sentire sul mercato. Il patron di Tesla ha annunciato che il colosso delle auto elettriche non accetterà più Bitcoin per l’acquisto di auto. 

Anche Coinbase affonda a Wall Street, dove all’avvio degli scambi perde il 12% con il crollo del Bitcoin. Pesanti anche Tesla, che cede il 5,2%, e i tecnologici. Apple perde lo 0,80%, Google l’1,36%, Facebook l’1,37% e Twitter l’1,89%. 

La Cina vieta alle banche le attività legate alle criptovalute

In una nota le tre associazioni China Internet Finance Association, China Banking Association e China Payment and Clearing Association hanno sottolineato che “di recente i valori delle criptovalute sono schizzati e crollati e il trading speculativo è ripreso, infrangendo la sicurezza delle proprietà delle persone e interrompendo il normale ordino economico e finanziario”.

Le istituzioni finanziarie – che si richiamano agli avvisi emessi dalla banca centrale cinese sui rischi connessi al trading di criptovalute – non devono quindi utilizzare le criptomonete per prodotti e servizi, sottoscrivere attività assicurative relative a valute virtuali e “non devono fornire ai clienti direttamente o indirettamente altri servizi relativi alle valute virtuali”.

Le criptovalute, specificano le tre associazioni, “non sono supportate dal valore reale e il loro prezzo è estremamente facile da manipolare”, e le transazioni “non sono protette dalla legge” cinese.

 

Published by
FIlippo Limoncelli