ROMA – Il governo perde la pazienza e dopo due giorni in cui si parla di un possibile blocco delle tredicesime alza la voce e dice: le tredicesime non si toccano, non c’abbiamo mai pensato e chi va in giro a dire queste cose è un bugiardo, oltre che dannoso.
Dopo un giorno e mezzo di silenzio il governo per la pazienza, per non dire le staffe, e dirama un comunicato ufficiale in cui si legge: ”In merito al possibile blocco delle tredicesime dei dipendenti pubblici e dei pensionati prospettate da un’associazione di categoria, fonti di palazzo Chigi smentiscono che sia mai stata presa in considerazione un’ipotesi del genere”. Non solo, continua tuonando: “Alimentare l’allarmismo sociale rischia di causare un duplice danno: sia per l’organizzazione che ha diffuso questa ipotesi, in quanto si rischierebbe un possibile blocco dei consumi; sia per la tenuta dell’economia”.
Torniamo un attimo indietro facendo una breve cronistoria della vicenda: il 24 luglio una nota di Confesercenti lancia l’sos: “Si dice che potrebbero essere congelate le tredicesime per dipendenti pubblici e pensionati”. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi, viene subito interpellato sulla questione. Risposta: “Lo apprendo dalle agenzie”. Il 25 luglio il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha tuonato dalle pagine del Mattino: “Se lo fanno, faremo le barricate”. Dipendenti pubblici e pensionati si erano già messi sul chi va là, vista anche l’assenza di una risposta chiara dal ministro. Ma considerato l’allarmismo prodotto palazzo Chigi ha deciso di parlare forte e chiaro e diramare il messaggio ai naviganti: non vi tocchiamo le tredicesime, né ai dipendenti pubblici né ai pensionati, chi ha messo in giro questa voce è un bugiardo.