Chiusa l’inchiesta Bnl-Unipol.
La Procura di Roma ha disposto la notifica dell’atto di conclusione delle indagini nei confronti di 36 persone, comprese alcune società , per reati che vanno dall’aggiotaggio all’insider trading, passando per l’ostacolo all’attività degli organi di vigilanza oltre ad una serie di condotte e scelte finanziarie ritenute illecite.
Sono esponenti di cooperative, banche italiane e estere e imprese che nel luglio 2005 stipularono accordi parasociali con la Unipol di Giovanni Consorte per rilevare il 27% di Bnl in mano al contropatto guidato da Francesco Gaetano Caltagirone e, una volta raggiunto il controllo di oltre il 40% della banca romana, lanciare un’Opa obbligatoria. La storia è poi stata tutt’altra e l’istituto di credito è passato sotto il controllo dei francesi di Bnp-Paribas.
Sotto accusa ci sono, oltre a Consorte e Caltagirone, l’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio, gli immobiliaristi Danilo Coppola, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, l’ex amministratore delegato di Unipol, Ivano Sacchetti; i vecchi vertici della Banca popolare di Lodi, Gianpiero Fiorani e Gianfranco Boni, i fratelli Ettore e Tiberio Lonati.
