NANCHINO, 25 APR – In Cina per affrontare le sfide offerte da questo immenso mercato. E' la motivazione che ha spinto la Brembo, il gruppo italiano di Alberto Bombassei, leader al mondo nella produzione di sistemi frenanti, a realizzare un impianto a Nanchino, antica capitale cinese nella parte orientale del paese. La Brembo ha messo in campo un investimento di 70 milioni di euro per realizzare uno stabilimento di 95.000 metri quadrati (40.000 coperti) dove 41 linee produttive sforneranno, a pieno regime, oltre 6 milioni di dischi l'anno con 850 dipendenti (presto saranno 1.000).
Rispondendo alla logica di servire da vicino i propri clienti, visto che molte delle aziende storiche dell'automobile hanno aperto siti produttivi in Cina, la Brembo non e' voluta essere da meno, con un occhio anche allo sviluppo del mercato cinese, ora il primo al mondo per produzione di autovetture. ''Non e' una delocalizzazione – spiega Bombassei – come non lo e' mai stato nella nostra tradizione. Da 20 anni facciamo investimenti nuovi all'estero come internazionalizzazione, finalizzati a dare risposte ad un mercato o esistente o nascente. In questo caso siamo gia' presenti in Cina da 10 anni ma avevamo cominciato un po' in sordina''.
Brembo e' sbarcata con una joint venture a Nanchino nel 2001 sulla scia di Naveco, la JV della Iveco per la produzione di veicoli industriali. ''Siamo pronti – ha detto Bombassei – ad essere partner delle case automobilistiche cinesi, perche' stanno investendo su nuove vetture e hanno bisogno di prodotti tecnologici. Per noi essere qui e' un obbligo, una necessita'''.
''L'Italia oggi – ha dichiarato l'ambasciatore italiano in Cina Attilio Massimo Iannucci presente all'inaugurazione – festeggia il consolidamento della sua presenza industriale in Cina grazie alle scelte oculate di una delle aziende per le quali ci si puo' giustamente vantare di essere italiani''.
