
ROMA – Il bonus di 80 euro ecco a chi spetta e a chi no. L’Agenzia delle Entrate comincia a tirare le somme e diffonde la circolare sul bonus, che sarà destinato a cassaintegrati, disoccupati e anche agli eredi delle persone decedute nei primi mesi 2014. I premi di produzione, o salari di produttività, non concorreranno al raggiungimento della soglia di reddito di 26mila euro, il tetto cioè oltre il quale si perde il diritto al bonus Irpef.
CASSAINTEGRATI E DISOCCUPATI – Il credito Irpef, spiega l’Agenzia delle Entrate, scatta anche per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione.
Il diritto al bonus, infatti, come chiarisce la circolare, è da considerarsi “automatico”, perché le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti.
In particolare, l’entità del credito va calcolata in riferimento alle erogazioni effettuate nel 2014, tenendo anche conto dei giorni che danno diritto alle indennità. Naturalmente, spetta all’ente erogatore, in qualità di sostituto d’imposta, il compito di determinare in via automatica la spettanza del credito e il relativo importo sulla scorta dei dati in suo possesso.
SALARIO DI PRODUTTIVITA’ – I redditi soggetti all’imposta sostitutiva per l’incremento di produttività non rientrano nel calcolo della soglia di reddito di 26mila euro, che fa perdere il diritto al bonus Irpef.
Nel 2014 la retribuzione di Produttività individuale che può beneficiare di questa Agevolazione fiscale non può essere complessivamente superiore a 3mila euro lordi e questa cifra non contribuisce al raggiungimento della soglia di 26mila euro di reddito Complessivo.
Allo stesso tempo, precisa il documento di prassi, il reddito di lavoro dipendente assoggettato a imposta sostitutiva deve comunque essere sommato ai redditi tassati in via ordinaria per la verifica della «capienza» dell’imposta lorda, calcolata sui redditi da lavoro rispetto alle detrazioni da lavoro spettanti.
PERSONE DECEDUTE – Il credito spetta anche ai lavoratori deceduti nei primi mesi 2014 e sarà calcolato nella dichiarazione dei redditi del lavoratore deceduto presentata da uno degli eredi, secondo le modalità che saranno specificate nel relativo modello.
PERIODO DI PAGA – La circolare specifica gli step che il sostituto d’imposta deve seguire per il calcolo del credito. Una volta calcolato il credito, la successiva ripartizione potrà avvenire tenendo conto del numero di giorni lavorati in ciascun periodo di paga. Per semplicità di applicazione, è comunque possibile utilizzare anche altri criteri, purché oggettivi e costanti, ferma restando la ripartizione dell’intero importo del credito spettante tra le retribuzioni dell’anno 2014.
Ad esempio, per i rapporti di lavoro che si protraggono per l’intero anno 2014 l’importo del credito di 640 euro su base annua potrà essere erogato per un importo pari a 80 euro al mese per ciascuno degli 8 mesi che vanno da maggio a dicembre 2014.
LAVORO EFFETTIVO – Il bonus di 80 euro del decreto Irpef cambia in base al periodo di impiego nel corso dell’anno e si ridurrà tenendo conto del periodo di lavoro effettivo. E’ quanto stabilisce la seconda circolare applicativa dell’Agenzia delle Entrate. Dopo aver individuato l’importo del credito spettante in base al periodo lavorato, il datore di lavoro lo ripartirà nelle buste paga da maggio in poi.
CEDOLARE SECCA – Per verificare se si ha diritto al bonus di 80 euro, rimanendo sotto la soglia dei 26.000 euro di reddito complessivo, bisognerà tener conto anche dei ‘guadagni’ dovuti all’affitto degli immobili assoggettati alla ‘cedolare secca’.
ESCLUSI – Fuori dal bonus 80 euro restano, come previsto, lavoratori autonomi e pensionati.