Economia

Bonus fatti a…rebus. Pagamenti elettronici; burocrazia fa triplete dopo vacanze e 110%

Bonus fatti a…rebus. Rebus per ottenerli, rebus di regole, passaggi, condizioni, rimandi, confini, modalità. Bonus fatti a rebus ma non per caso o cosciente malanimo.

Bonus fatti a rebus perché a misura e cultura della burocrazia che esprime l’unica cifra di governo oggi disponibile nel paese, appunto la burocrazia. Dopo il labirinto di condizioni cui era sottoposto il bonus vacanze (ma erano poche centinaia di euro disponibili per chi ne usufruiva), dopo il percorso da truppe speciali in terra ostile che attende chi vorrà usufruire del rimborso fiscale del 110 per cento sui lavori nel suo immobile, ecco un’altra creatura dell’unione tra bonus di governo e burocrazia governante: il bonus per chi paga non in contanti.

TRIPLETE

Fa triplete, Coppa Italia, Campionato e Champions League vinti tutti e tre dalla squadra dei tecnici che poco o nulla innovano, dei politici che nulla o poco sanno di praticamente nulla e dei burocrati che curano la perfezione formale dei provvedimenti e ignorano, quasi per costituzione materiale, la praticabilità dei provvedimenti. Farla facile al cittadino appare a questa burocrazia quasi un cedimento, un venir meno alla propria funzione.

RIMBORSO SE PAGHI ELETTRONICO

E così si configura una fatica stremante avere nel concreto, quando sarà, il promesso rimborso se paghi in moneta elettronica. Scontarlo subito il rimborso dal prezzo d’acquisto? Cento euro che diventano 95 se paghi con bancomat, carta o altro tracciabile ed elettronico? Troppo facile semplice per il cittadino, troppo complicato e faticoso per la mano pubblica. Mano e cassa pubblica che certamente hanno gli strumenti per controllare e far di conto su un pagamento elettronico, ma dovrebbero coordinare dati e mega dati, studiare e applicare la cosiddetta implementazione delle misure. Cambiare, dio non voglia, mansionari e abitudini lavorative.

CITTADINO, FATICA TU

Cittadino, se vuoi il bonus fatica tu. E’ questa la cultura, l’ideologia: ti stanno facendo un regalo, datti da fare. Altrimenti lo perdi. Cui si aggiunge un : e di te, cittadino, mica tanto ci fidiamo…Comunque il più della genesi dei bonus fatti a rebus è il burocratico-evangelico: “percepirai con dolore”.

BONUS VACANZE, 110% CASA, RIMBORSI SE NO CASH

Bonus vacanze, per averlo devi raggiungere e stazionarie varie piattaforme, esibire Isee e attendere il buon esito della pratica. Il reale pagare meno l’hotel o quel che sia si riduce a poche decine di euro al momento appunto del pagamento. Poi si aspetta il resto, burocrazia provvederà.

110% casa: prima un tecnico che mette bollo tondo sul tuo progetto di intervento, poi un tecnico che dice se i lavori sono fiscalmente esentabili, poi una selezione di interventi sì e interventi no non a portata di cittadino profano e neanche di semplice azienda edile, poi il commercialista, poi la banca. Poi i limiti di spesa che però variano e poi i materiali, questi sì, questi no, quindi l’asseverazione della promozione dell’immobile nella scala valori efficienza energetica. Quello studiato e propinato intorno al 110% è un percorso impercorribile da un cittadino che non sia in cordata con azienda, commercialista, banca, tecnici di varia natura. Far partire i lavoro è più complesso che realizzarli, cioè il paradiso compiuto, il sogno realizzato in terra della burocrazia.

Rimborsi per pagamenti elettronici. In questo governare di bonus e burocrazia a nessuno è venuto concretamente in mente che non solo di bancomat e carta si può pagare, esistono altre piattaforme che però non sono ancora presentate e accolte a corte di sua maestà burocrazia. In questo paese parolaio i governi dicono di aver abbassato e di tanto le commissioni che i commercianti pagano sui pagamenti elettronici e i commercianti dicono che non è vero e fanno se non la guerra di certo il boicottaggio ai pagamenti tracciabili.

BONUS REBUS, IN CONTANTI C’E’ LO SCONTO

In contanti c’è lo sconto spesso e volentieri. Perché la commissione reale è in media tra l’uno e il due per cento. E i commercianti la soffrono come fosse scippo, vi si sottopongono come fosse pizzo. E quindi il pagare il contanti vince ancora al 70 per cento. Quindi applicare subito il rimborso, subito all’atto del pagare, per chi paga elettronico e quindi tracciabile? Neanche a parlarne: tenere traccia dei propri pagamenti elettronici, quelli per certe merci e non per tutte, quelli validi in certi negozi e in altri no, quelli dei centri storici sì, delle periferie meno, quelli di chi non ha redditi superiori a…

Fatto questo lavoro sempre in carico al cittadino, il cittadino che vuole rimborso fiscale potrà agevolmente trasferire le tracce dei suoi pagamenti elettronici su agevole piattaforma pubblica dove poi pubblico Ente, Agenzia Entrate, andrà a consultate e computare quel che già sapeva all’inizio, quando il cittadino consumatore ha pagato. Poi, poi, ottemperata la caccia al tesoro e data soddisfazione alla burocrazia, arriverà il rimborso. Se non hai sbagliato Pin…

Burocrati governanti, non è che li disegnano così i bonus fatti a rebus. E’ che non saprebbero come altro pensarli. Non sono cattivi, sono vecchi, lenti, troppo potenti e inadeguati. Ma i politici governanti non comandano su di loro? Proprio no: l’elettorato da tempo seleziona e promuove l’ignoranza e l’incompetenza come valori e virtù sociali. Quindi cosa possono comandare se nulla sanno e pochissimo capiscono?

Published by
Mino Fuccillo