Borsa: Europa in rosso, bruciati 133 miliardi

Il Palazzo della Borsa a piazza Affari

Ancora una seduta di passione per le Borse europee: sulla scia dei timori legati allo stato di salute di alcuni Paesi e  alla debolezza dell’euro il 25 maggio ha visto bruciare ben 113 miliardi di capitalizzazione. Al termine delle contrattazioni l’indice paneuropeo Dj Stoxx 600 ha lasciato sul terreno il 2,48 per cento, rivedendo i minimi di settembre dello scorso anno.

La peggiore piazza è stata quella milanese col Ftse Mib che ha perso oltre 3 punti percentuali (esattamente meno 3,4 per cento). In deciso calo anche Madrid, a meno 3,05 per cento, Parigi, a meno 2,9 per cento e Londra, cha ha chiuso a meno 2,54 per cento.

I titoli più penalizzati sono stati quelli del comparto bancario e automobilistico. In particolare, tra le banche hanno perso quota le irlandesi Allied Irish, in caduta a meno 12,8 per cento e Bank of Ireland, in perdita di 8,9 punti.

Chiusura in rosso anche per il gigante anglosassone Lloyds (meno 8,9 per cento), UniCredit (meno 7,5 per cento) e il Credit Agricole (meno 6,6 per cento).

Nel comparto automobile le vendite hanno penalizzato titoli come Fiat (meno 5,6 per cento), Renault (meno 6,9 per cento) e Porsche (meno 5,3 per cento). Male anche i produttori di pneumatici, con Pirelli che ha lasciato sul terreno il 3,2 per cento e Continental il 2,19 per cento.

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Maria Elena Perrero