– MILANO, 12 AGO – I fratelli Rocca sempre in testa, con un tesoro di borsa di 8,3 miliardi. Al secondo posto le matricole Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, che scavalcano Leonardo Del Vecchio e i Benetton. E il premier Silvio Berlusconi che per la prima volta dalla quotazione di Mediaset, nel 1996, scivola fuori dalla top 5, scalzato dai francesi Arnault e Besnier, nuovi ‘padroni’ di Bulgari e Parmalat. La fotografia di Milano Finanza sui portafogli quotati dei primi 467 investitori privati di Piazza Affari, racconta di un valore totale di 70 miliardi, cresciuto del 2,9% in un anno grazie ai nuovi ingressi di Lactalis, Lvmh e le ipo di Ferragamo e Prada. Senza queste operazioni, il conto per il portafoglio dei Paperoni e’ salatissimo: – 22,5% rispetto allo scorso anno (da 52,2 a 40,5 miliardi), poco piu’ dei livelli successivi al tracollo di Lehman Brothers.
I fratelli Paolo e Gianfelice Rocca si confermano per il quinto anno re di borsa con 8,3 miliardi, grazie al 60,4% detenuto nel colosso siderurgico Tenaris (seppur svalutato del 25,5% rispetto allo scorso anno). Entrano direttamente al secondo posto, con 7,7 miliardi, Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, grazie alla quotazione ad Hong Kong del loro gruppo di moda. Scendono al terzo posto Leonardo Del Vecchio, con 7,3 miliardi (-4,2%), e al quarto i fratelli Benetton, (-15% per il folto portafoglio di Ponzano Veneto). L’ingresso di Arnault (3,2 miliardi) e di Besnier (2,3 miliardi) scaccia Berlusconi e famiglia al settimo posto, con una ricchezza scesa a 2,1 miliardi (-38,7%) a causa del crollo del titolo Mediaset (-48%).
Chiudono la top ten la famiglia Drago-Boroli (-10,5% a 2,08 miliardi), i fratelli Della Valle (1,78 miliardi, in crescita del 24%) e il Paperone super-indebitato Romain Zaleski (1,6 miliardi, -38,5%). Appaiati a 1,5 miliardi, appena fuori dalla top ten la famiglia Garavoglia (Campari) e Agnelli, con 1,5 miliardi a testa, mentre il governo libico, le cui quote in borsa sono state congelate, vede dimezzare la sua ricchezza del 50% a 1,48 miliardi. .