ROMA – Continua a salire il differenziale tra btp e bund tedeschi. Lo spread, dopo aver aperto in calo toccando attorno alle 8:30 del mattino i 502,5 punti ha iniziato una risalita che lo ha portato a quota 515, vicina ai 516 della chiusura di ieri sera. Nel primo pomeriggio lo spread sale nuovamente fino a quota 526. Ma è soprattutto il rendimento del decennale a preoccupare: attorno alle 14 è al 6,5%, record negativo dallo scorso gennaio. Intanto – scrive l’agenzia Bloomberg – i titoli con scadenza residua pari a nove anni hanno superato il rendimento di quelli irlandesi. Lo spread tra i Bonos spagnoli e i Bund è invece a quota 632 punti (rendimento al 7,3%).
La Borsa di Milano dopo un avvio sostanzialmente piatto, poco dopo le 9:30 del mattino ha girato in calo e perde poco meno di mezzo punto percentuale. Cede Stm (-3,4%) dopo i dati trimestrali con ricavi in crescita (+6,5%) e perdita in calo a 75 milioni di dollari. In lieve calo anche Intesa Sanpaolo (-0,22%), mentre si confermano positive Mps (+1,89%) e Bpm (+2,72%), dopo le indiscrezioni sul piano industriale. Bene Unicredit (+1,4%), giu’ invece Fiat (-1,83%), Eni (-0,7%) ed Enel (-0,94%).
La giornata, comunque, si annuncia all’insegna della tensione dopo il lunedì nero di ieri con la Borsa di Milano che ha contenuto il calo nel finale chiudendo a -2.6%. Due i fattori chiave della mattinata: la reazione dei mercati alla parziale bocciatura della Germania da parte di Moody’s che nella tarda serata di lunedì ha modificato l’outlook da stabile a negativo e la questione Grecia, dove oggi è attesa la Troika.
Nella notte dall’Asia arrivano timidi segnali positivi: se Tokyo chiude in calo dello 0.24% le altre piazze tengono, sostenute soprattutto dalle materie prime. Resta invece debole l’euro, scambiato a 1.21 con il dollaro.