Effetto domino sui mercati asiatici ed europei, sulla scia dei timori che indicano il piano di salvataggio Usa e quello Ue non sufficienti ad evitare un periodo di recessione per l’economia dei principali mercati globali. Tokyo ha chiuso sui minimi di seduta, registrando un tonfo del 4,25%, con il Nikkei 225 che è scivolato sui livelli di quattro anni fa (maggio 2004). Sull’onda di questo calo anche le Borse europee hanno aperto in fortissimo calo, e a metà mattinata le perdite a Milano, Parigi e Francoforte si aggiravano intorno al 6%, mentre Londra scivolava del 3, 5% circa. Sui mercati pesano i timori degli investitori che il piano di salvataggio Usa da 700 miliardi di dollari e la manovra messa a punto nel fine settimana dal cancelliere tedesco, Angela Merkel, per tirare fuori dalla crisi Hypo Re, siano insufficienti per evitare la recessione.
Sospeso il titolo Unicredit. A Piazza Affari, dopo essere arrivato a perdere il 13%, il titolo Unicredit è stato più volte sospeso e riammesso alle quotazioni per eccesso di variazione sul prezzo di controllo, e continua a ridurre le perdite. Con oltre 100 milioni di pezzi trattati, le azioni hanno recuperato quota 3 euro, lasciando sul campo il 2,69%. Il primo prezzo segnato stamane dopo l’annuncio del piano di ristrutturazione e il profit warning sul 2008 era 2,67 euro.
Apertura prevista in decisa flessione anche per Wall street, dopo le forti cadute di Asia e Europa specie sui titoli bancari. I futures sul Dow Jones perdono 225 punti, pari al meno 2,17%. Quelli sul Nasdaq calano di 33,25 punti, o meno 2,25%, mentre i futures sullo s&p 500 perdono 29,30 punti, pari al meno 2,64%.
Piani di salvataggi e contromisure adottati da stati uniti e europa non riescono a riportare la calma tra gli investitori, secondo alcuni analisti i mercati restano incerti sul contenuto concreto delle misure che verranno adottate.
Petrolio sotto i 90 dollari: il greggio con consegna a novembre è sceso a 89,96 dollari sul mercato elettronico Nymex, il livello più basso da febbraio.
Le tute per i risparmiatori. Intanto si moltiplicano in Europa le misure in difesa dei risparmiatori. Questa mattina la Banca centrale svedese ha comunicato che aumenterà la liquidità messa a disposizione delle banche, portandola da 60 a 100 miliardi di corone svedesi (da 6,1 a 10,3 miliardi di euro circa) per far fronte alla crisi finanziaria internazionale. Mercoledì 8 ottobre, inoltre, la Banca centrale immetterà liquidità per altri 100 miliardi di corone per prestiti a sei mesi. Complessivamente l’istituto centrale metterà a disposizione delle banche 354 miliardi di corone.