MILANO – Borse crollo, Milano -4, Atene -10. Effetto “gatto morto”. Nessun rimbalzo. Anzi. Le Borse di tutto il mondo, una volta toccato il fondo, continuano a scavare. E anche oggi, lunedì 8 febbraio, lo scenario sembra lo stesso della settimana ancora chiusa: titoli in ribasso in Europa e negli Usa, raffica di sospensioni e clima a metà tra l’incertezza e la paura.
Questa mattina Milano aveva illuso. Era partita bene, aveva lasciato intendere che ci poteva essere una piccola inversione di tendenza. Il clima positivo è durato poco, anzi pochissimo. A metà mattinata Piazza Affari ha girato in territorio negativo e, da allora, ha continuato a scendere. A fine giornata l’indice Ftse Mib perde il 4,69%, con diversi titoli bancari sospesi, come Mps, Ubi e Carige. Saipem crolla del 25%, il Banco popolare perde il 10%. Lo spread tra Btp e Bund raggiunge i 149 punti base, toccando i massimi dal luglio scorso.
Va male un po’ in tutte le Borse d’Europa ma va malissimo ad Atene dove Alexis Tsipras è in una morsa. Da un lato ci sono i creditori che vogliono fargli approvare una dura riforma delle pensioni. Dall’altro c’è il suo paese, la gente che lo ha votato in massa, che è in piazza perché di quella riforma non vuole neppure sentir parlare. Aria di crisi che in Borsa fa quasi meno dieci per cento. Londra perde il 2,71%, Francoforte scende del 3,30%, Parigi arretra del 3,20%%.
Va male e continua ad andare male anche dall’altra parte del mondo, a Wall Street: l’apertura è stata subito negativa, la tendenza quella di un peggioramento, e la chiusura ha confermato le attese, con il Dow Jones che ha perso l’1,09% e il Nasdaq l’1,82%,mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno l’1,4%. Che la situazione sia complessa è evidente. E se il “Sole 24 Ore” a proposito dei tentativi di rimbalzo parla dei rimbalzi del “gatto morto” allora c’è davvero poco da stare allegri. Scrive sul Sole Vito Lops:
Un altro segnale da tempesta perfetta lo si legge osservando la prova di forza dei mercati azionari. Questa mattina nella prima mezz’ora di scambi Piazza Affari è arrivata a guadagnare oltre un punto percentuale. Ma il rimbalzo è durato pochissimo. Dopo un’ora l’indice perdeva già il 2% con un’escursione intraday di tre punti percentuali. Perché accade questo? «Sono i classici rimbalzi del gatto morto – spiega un esperto -. Quando cade da una grande altezza anche un gatto rimbalza ma questo non significa che non stia cadendo». Per spiegare lo stesso fenomeno si può usare anche la metafora del pescatore. «Durante le fasi ribassiste gli speculatori testano la forza del mercato e lo lasciano andare per un po’ – spiega un trader -. Se vedono che il mercato non ha una grande spinta, tornano di nuovo all’attacco. Un po’ come fa il pescatore con il pesce che ha abboccato all’amo. Dopo averlo acchiappato molla un po’ la presa per testarne la forza. Una volta scoperto che il pesce non ha grande forza per salvarsi con le proprie forze, il pescatore capisce che la presa è quella giusta e poi dà il colpo di grazia». I numerosi rimbalzi della prima mezz’ora delle ultime sedute non sarebbero quindi altro che dei test degli speculatori per testare la capacità del mercato di risollevarsi da solo. Ma se questo fa appena +1% dopo aver perso il 20% si capisce che non ha molta forza e quindi questo dà nuovo spazio agli speculatori per attaccare, per andare a mettere in risalto i punti di debolezza di un mercato.