Borse male in Europa. A Milano altro guasto. Ftse-Mib -0.70%

MILANO – Ancora una giornata di passione per le Borse Europee, ancora problemi tecnici a Milano. Quella di venerdì, in piccolo, sembra una giornata analoga a quella di giovedì.

Con qualche piccola differenza: alle 18:32, ultimo dato disponibile prima del black out, l’indice Ftse-Mib faceva registrare un -0.70%, calo contenuto rispetto al -2,78% di Francoforte e al -2.71% di Londra.

Lo spread, invece, è sceso sotto i 380 punti, attestandosi a 379.

Ore 19:12. Gli indici di borsa di New York accelerano dopo l’apertura della Banca centrale europea, riportata dalla Reuters, all’acquisto dei titoli di Stato italiani e spagnoli. A circa meta’ seduta, l’indice Dow Jones guadagna l’1,10% dopo un avvio in forte perdita. Girano in positivo anche l’indice S&P 500 (+0,76%) e il Nasdaq (+0,10%).

Ore 18:32. Milano chiude in ribasso. A un’ora dalla fine della seduta di Piazza Affari, e’ stato comunicata la chiusura ufficiale: l’indice Ftse Mib e’ sceso dello 0,70% a 16.015 punti.

Ore 17:15. Spread in calo. Lo spread Btp-Bund oscilla a 379 punti e il premio di rischio dei titoli spagnoli viaggia stabilmente sotto i 370 punti (a 369).

Ore 17.00 ancora un guasto a Milano.  ”Il valore dell’indice FTSE MIB non risulta aggiornato”. Avverte cosi’ Borsa Italiana senza altre spiegazioni

Ore 16:40 – In un clima di grande nervosismo e instabilita’, Piazza Affari torna sopra livelli di parita’ seguendo insieme alle altre Borse europee l’ottovolante di Wall street: l’indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,46% dopo essere sceso nel picco di vendite sotto la soglia dei 16mila punti, l’Ftse All Share un aumento dello 0,25%.    Tra i titoli principali spicca la grande corsa di Telecom Italia, forte dalla mattinata e che sale del 10,65% a 0,888 euro. Sempre bene Intesa SanPaolo (+7,80%) e Mediaset (+6,61%), in forte calo Tenaris (-5,91%), Pirelli (-4,26%) ed Eni (-2,24%).

Ore 16.18 – Il velocissimo passaggio in negativo di Wall street ha fatto scivolare tutte le Borse europee, con Londra che cede oltre due punti percentuali. L’indice Stxe 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, perde un punto percentuale e mezzo, con solo Madrid e Stoccolma che resistono in territorio leggermente positivo. Al momento sono i titoli delle materie prime e dell’energia quelli che appesantiscono maggiormente le piazze finanziarie mondiali, mentre i finanziari segnano vendite meno consistenti anche se inizia ad aumentare la tensione sul mercato dei titoli di Stato. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: – Londra -2,12% – Parigi -0,44% – Francoforte -2,26% – Madrid +0,24% – Milano -0,30% – Amsterdam -0,42% – Stoccolma +0,24% – Zurigo -1,77%

Ore 16.03 – Girano in negativo gli indici di borsa di New York: dopo una partenza forte, il Dow Jones ripiega a -0,15%, lo S&P segna -0,38% e il Nasdaq -1,18%.

Ore 16.03 – Improvvisa corrente di vendite su tutte le Borse mondiali, con Piazza Affari che ondeggia vistosamente: a circa mezz’ora dall’avvio di Wall street l’indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,92%, l’Ftse All Share un ribasso dell’1,02%.

Ore 15.55 – Giornata molto nervosa per Piazza Affari. Dopo aver passato quasi tutta la seduta in rialzo, con l’incertezza di Wall Street torna su livelli di parita’: l’indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,01%, l’Ftse All Share un calo dello 0,08%.

Ore 13.43 – Piazza Affari resta volatile. Dopo aver aperto in forte difficoltà ed essere poi rimbalzata a più del 2%, ora sta limando il recupero con l’Ftse Mib in rialzo dello 0.5%.

Ore 12.52 – Accelera Piazza Affari con il Ftse Mib in crescita del 2,3% a 16.499 punti. Intesa e Unicredit guadagnano l’8% e Telecom e’ sospesa per eccesso di volatilita’, con un rialzo teorico del 10,16%.

Ore 12.37 – Amplia il rialzo Piazza Affari, portandosi in testa alle principali borse europee, dopo oltre 3 ore e mezza di contrattazioni, con il Ftse Mib in crescita dello’1,12% a 16.308 punti, con il differenziale tra Btp e Bund ridotto a 375 punti base. Sprint di Telecom (+7,54%), Unicredit (+6,73%) e Intesa Sanpaolo (+6,67%), in attesa dei conti che ha da poco diffuso Generali (+1,67%).

Ore 12.18 – Girandola di consultazioni telefoniche tra le cancellerie europee sulle nuovo forti tensioni di mercato che da giorni hanno preso di mira anche i titoli di stato di Italia e Spagna. Il presidente Nicolas Sarkozy si sta consultando con il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e con la cancelliera della Germania, Angela Merkel e con il premier della Spagna, Jose Luis Zapatero.

Ore 12.03 – Si conferma in rialzo Piazza Affari dopo quasi 3 ore di contrattazioni, con il Ftse Mib in crescita dello 0,6% a 16.224 punti. Sul paniere di riferimento salgono Intesa Sanpaolo (+5,77%), in attesa dei conti, Unicredit (+5,11%) e Telecom (+5,1%) dopo i risultati semestrali. Cauta Generali (+0,58%), i cui conti sono attesi oggi, mentre riducono il calo Pirelli (-3,61%), Fiat Industrial (-0,13%) ed Exor (-3,6%). Bene Fiat (+3,72%), ancora debole invece Eni (-3,47%). Più cauta Enel (-1,34%), positiva Fonsai (+0,75%), insieme alla controllata Milano Assicurazioni (+2,61%).

Ore 11.54 – Scambi consistenti oggi nella Borsa di Milano. I volumi sono sostenuti, per un controvalore di 1,74 miliardi di euro alle dopo più di due ore e mezza di contrattazioni, a fronte dei 3 miliardi dell’intera seduta di ieri.

Ore 11.42 –  I titoli di Stato italiani dopo aver sfondato quota 400 sono scesi sotto i 380 punti. Attualmente, lo spread fra il Bund tedesco e i Btp, è a 381.13 (-2,139%).

Ore 11.39 – Rimangono negative Parigi (-0,8%) e Francoforte (-2,2%). Madrid vanta la performance migliore, con un progresso dello 0,8%.

Ore 11.33 – Piazza affari ha invertito rotta e ha iniziato a guadagnare punti, spinta in alto dalla performance delle azioni bancarie. Il Ftse Mib registra un progresso dello 0,67% e il Ftse All share dello 0,26%. Unicredit e Intesa sanpaolo guadagnano oltre il 5%. Vanno su anche le Fiat che segnano un rialzo di oltre il 3%.

Ore 11.31 – Milano prova a ripartire. Il Ftse Mib a +0,25% a 16.168 punti.

Ore 11.27 – Parigi cede l’1%, Francoforte il 2,4%, mentre Madrid è in controtendenza e segna un progresso dello 0,2%.

Ore 11.22 – La Borsa di Ho Chi Minh City conferma la sua scarsa correlazione con i mercati mondiali, squassati dalle vendite dopo il tonfo di ieri a Wall Street. Il Vn Index, l’indice principale della Borsa vietnamita, chiude a 400,88 punti (+1,22%).

Ore 11.20 – E’ stabile lo spread Btp-Bund con oscillazioni sui 390 punti base (391,3). Il tasso del decennale italiano è al 6,23%. Il differenziale di rendimento dei titoli decennali spagnoli con il Bund si è ulteriormente ridotto a 383 punti e il tasso dei Bonos è in calo al 6,14%. Vicino a quota 90 punti, invece, il premio di rischio degli Oat francesi a quota 89,7 e resta sui massimi quello dei titoli del Belgio a 224,7 punti.

Ore 11.00 – La crescita trimestrale del Pil italiano limitata allo 0,3% spinge di nuovo al ribasso Piazza Affari. Il Ftse Mib, dopo aver raggiunto la parità, cede lo 0,6%, mantenedosi però sempre sopra quota 16.000 punti.

Ore 10.47 – Chiusura in forte calo per la Borsa sudcoreana, con il Kospi a 1.943,75 (-3,7%), il livello più basso dal 15 marzo. Volumi ai massimi da tre mesi, con scambi per un controvalore di 10,29 trilioni di won (9,64 mld di dollari).

Ore 10.33 – Azzera il calo Piazza Affari, con il Ftse Mib (-0,02% a 16.125 punti) in parità, spinto da Unicredit (+4,23%), Telecom (+4,55%) e Intesa Sanpaolo (+2,03%). Ancora deboli invece Pirelli (-5,3%) e Lottomatica (-5,23%), mentre Fiat Industrial (-4,8%) ed Exor (-4,71%) risultano sospese per eccesso di ribasso. Positiva Fiat (+1,67%).

Ore 10.02 – Chiusura in forte calo per la Borsa di Sydney, che lascia sul terreno quattro punti percentuali, la peggiore seduta dai tempi dell’apice della crisi finanziaria, quasi tre anni fa. Gli investitori hanno scaricato i titoli per il timore che gli Usa entrino in recessione e sull’onda dell’espansione dei problemi sul debito in Europa a Spagna e Italia. Il benchmark S&P/Asx 200 ha chiuso a 4.105,4 punti (-4%). Scambi per un controvalore di 10,44 miliardi di dollari Usa.

 

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Alessandro Avico