Bot: cresce la domanda, si abbassano i tassi

La sede della Bce

ROMA – Cresce la domanda per i titoli di Stato italiani: ieri l’asta dei BoT a 12 mesi da 7,5 miliardi ha ricevuto una domanda per 12 miliardi, con il rendimento lordo che è sceso all’1,862 per cento, sotto la soglia psicologica del 2 per cento e circa venti centesimi sotto il rendimento dell’asta precedente.  Il rendimento netto per 8i risparmiatori è stato invece calcolato all’1,319 per cento.

Secondo i calcoli di Assiom Forex i rendimenti netti dei Bot assegnati oggi sono pari all’1,319 per cento. Al rendimento dell’1,862 vanno infatti sottratti la ritenuta fiscale del 12,5 per cento (pari a 0,231 per cento) e le commissioni massime dello 0,3 per cento.

L’asta dei Bot, che presentano una scadenza al 15 febbraio 2012, ha visto la partecipazione di 25 operatori.

Positivo il ritorno degli acquisti Bce sul mercato secondario dei titoli di Stato, dopo due settimane di assenza. Del resto, come sottolineano gli analisti, quasi nessuno compra più titoli di Grecia, Irlanda e Portogallo.

Per la Borsa lusitana ieri è stata una giornata negativa, con il decennale rimasto al di sopra del 7 per cento. Il gap contro i bund tedeschi decennali è arrivato ai massimi storici, intorno a quota 410 centesimi.

“Gli spread potrebbero tornare a stringersi in marzo”, hanno commentato alla Société Générale, puntando sull’annuncio-effetto di accordi importanti a Bruxelles e rigore sui conti confermato dal governo.

L’ultima asta dei BoT portoghesi lo scorso 2 febbraio era andata piuttosto bene, con 800 milioni di titoli venduti per un rendimento calato al 3,71 per cento. Ma gli spread si sono allargati questa settimana per tutti gli stati dell’eurozona periferica, soprattutto in Portogallo.

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Published by
Maria Elena Perrero