MILANO, 1 GIU – Ha risposto per oltre tre ore alle domande del gip Massimo Ponzellini, l'ex presidente di Bpm agli arresti domiciliari da martedi' scorso nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano con al centro finanziamenti sospetti da parte della banca, sponsorizzati anche da politici, e presunte mazzette per 5,7 milioni di euro. Ponzellini, che ieri ha lasciato anche la presidenza di Impregilo, e' stato interrogato dal gip Cristina Di Censo da mezzogiorno fino a dopo le 15.30. Il banchiere e' accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.
Nell'indagine sono indagati anche il suo collaboratore factotum Antonio Cannalire (anche lui agli arresti domiciliari e convocato dal giudice per lunedi'), Francesco Corallo titolare della societa' Atlantis-BpPlus (destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ma al momento latitante), l'ex braccio destro dell'allora ministro dell'Economia Tremonti e deputato del Pdl Marco Milanese, l'ex direttore generale di Bpm Enzo Chiesa e il commercialista bolognese di Ponzellini. Al termine dell'interrogatorio dell'ex presidente di Bpm, che e' stato intravisto arrivare con una valigia piena di documenti, e' stato impossibile avvicinare i suoi legali in quanto il corridoio del settimo piano del palazzo di giustizia di Milano, dove si affaccia la stanza del gip Di Censo, e' stato 'blindato' dai carabinieri che hanno cosi' impedito l'accesso ai cronisti.
