Bpm: utile in crescita, frenano i ricavi

MILANO – La Banca Popolare di Milano chiude il 2010 con un utile netto consolidato di 106 milioni in crescita del 2,3 per cento. Lo si legge in una nota della banca, in cui si spiega che i coefficienti patrimoniali della banca indicano un Core tier 1 al 7,1%, un Tier 1 al 7,8% e Total Capital Ratio al 10,8 per cento. A fine dicembre 2010 i proventi operativi del gruppo (ovvero i ricavi) sono scesi a 1,43 miliardi di euro, in riduzione del 18,2 per cento.

D’altro canto il contributo della capogruppo Banca Popolare di Milano è stato positivo con un utile netto salito del 20,7% a 123 milioni di euro. In miglioramento anche gli impieghi del gruppo alla clientela, che sono cresciuti nel 2010 pari a quota 35,58 miliardi di euro, in aumento dell’8,3% rispetto a dicembre 2009.

Da segnalare anche la buona performance degli impieghi verso le Pmi e small business (aziende con fatturato inferiore a 50 milioni) che hanno segnato una crescita del 5 per cento. La raccolta diretta si è portata a 36.6 miliardi (+2,2%), mentre quella indiretta si è posizionata a 45,48 miliardi, mantenendosi pressoché stabile rispetto ai valori di fine 2009.

In riduzione invece l’ammontare complessivo delle rettifiche nette su crediti e degli accantonamenti netti che si è attestata a fine anno a 255,8 milioni, in flessione del 27% rispetto a dicembre 2009. Il Cda della Bpm ha convocato per il 29 e il 30 aprile l’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci della banca che, oltre ad approvare il bilancio, sarà chiamata a procedere all’integrazione degli organi sociali e a deliberare la modifica di alcuni articoli dello statuto sociale, tra cui: l’aumento del numero delle deleghe assembleari, l’introduzione della possibilità di tenere l’assemblea anche mediante l’utilizzo di sistemi di collegamento a distanza, l’adeguamento del testo statutario alla normativa vigente, nonché alcune modifiche al regolamento assembleare.

“Niente aumento di capitale in assemblea”. Il consiglio di amministrazione della Bpm ha deciso inoltre di non sottoporre all’assemblea degli azionisti una proposta di aumento di capitale. Lo riferiscono fonti vicine alla banca, dopo che si stava valutando una ricapitalizzazione da 600 milioni di euro. Analizzata la situazione patrimoniale attuale del gruppo, il consiglio di amministrazione ha deliberato di non procedere ad alcuna operazione di aumento di capitale, “non ravvisandone la necessita”, conferma una nota della banca.

Dividendo. Il consiglio d’amministrazione della Bpm proporra’ agli azionisti della banca un dividendo di 10 centesimi di euro. Lo riferiscono fonti vicine all’istituto che ha approvato il bilancio 2010. Un comunicato e’ atteso domani mattina.

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Emiliano Condò