Nel 2010 tutti gli indicatori «avranno il segno più ma paradossalmente la crisi vivrà la sua coda peggiore»: lo ha affermato il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta nel corso di un incontro organizzato a Mestre dalla Confartigianato. «Il peggio è passato – ha detto Brunetta, citando l’aumento del Pil nel terzo trimestre – ma ora si sta assorbendo la negatività di sei mesi fa». Per il ministro il tema da affrontare è di «come gestire questi mesi di transizione che rischiano di essere i più delicati».
Per questo, Brunetta ha detto di ritenere utile l’introduzione di incentivi, in particolare ai consumi, per gestire la coda della crisi. Alla richiesta dalla platea degli artigiani di ridurre i tempi di pagamento da parte della Pubblica amministrazione, il ministro ha risposto: «Facile da dirsi, difficile da farsi».
Il ministro ha anche commentato la preoccupazione espressa ieri dal leader della Cgil, Guglielmo Epifani, sulla situazione economica italiana: «Vedere l’amico Epifani in piazza con la faccia triste a dire che il peggio deve ancora venire mi fa sorridere. Ma assieme a me sorride anche la stragrande maggioranza degli italiani che nella loro percezione vedono esattamente il contrario. Che Epifani vada pure in piazza – aggiunge Brunetta – e il Pd si colleghi pure a questo catastrofismo gufesco della Cgil. Resteranno sempre più lontani dalla vita del Paese».
Il ministro ha aggiunto: «Mi dispiace che un grande sindacato come la Cgil da tempo dica no a tutto e cavalchi tutte le negatività del Paese. I dati sono molto chiari: l’Ocse dice che usciamo dalla crisi più velocemente e l’Istat ci dice che finalmente abbiamo un segno più per la crescita».
