ROMA – Li chiamano Btp-peolple, o Bot-people: sono i piccoli risparmiatori-investitori che stanno salvando l’Italia. La riscossa dei Btp-people è iniziata lo scorso 28 novembre, nel cosiddetto “Btp-day” promosso dall’Abi, quando ancora lo spread era sopra quota 500 punti.
Da allora, anche nei giorni in cui le commissioni bancarie erano da pagare – a differenza del Btp-day – i risparmiatori italiani non si sono mai tirati indietro, gli acquisti di Buoni poliennali del Tesoro sono aumentati di pari passo con il calo dello spread.
In questi ultimi tre giorni il Btp-Italia a quattro anni creato ad hoc dal Tesoro pensando ai piccoli investitori ha sbancato: al terzo giorno su quattro di prenotazioni sono stati piazzati Btp per 5,7 miliardi, e le previsioni stimano richieste totali per sette miliardi.
Quasi 29mila ordini, il 27,4 per cento del totale, sono stati fatti proprio dai piccoli investitori, con ordini per un valore tra i mille e i diecimila euro. Altri 57.465 prenotazioni (il 55 per cento) invece pacchetti di Buoni tra i 10mila e i 50 mila euro. Una tendenza che conferma il ruolo delle famiglie italiane, da sempre i maggiori investitori in titoli di Stato italiani, con in portafoglio una quota attorno al 14 per cento dei 1.900 miliardi di debito pubblico.
Ma i Btp Italia sono piaciuti anche ai grandi investitori istituzionali: 8mila ordini, il 7,6 per cento dei contratti, erano sopra i 100mila euro.
Il trend dei Btp people è molto positivo per l’Italia: nei primi due mesi dell’anno il Tesoro è riuscito a vendere titoli di Stato a tal punto da accorciare la vita media del debito pubblico italiano da 7 anni a 6 anni e 9 mesi.