ROMA – Tornano i btp Italia. La nuova emissione, la prima del 2013 e la quarta in assoluto, verrà fatta da lunedì 15 a giovedì 18 aprile salvo chiusura anticipata. Lo ha annunciato il direttore generale del debito pubblico, Maria Cannata, precisando che nel 2013 saranno fatte due emissioni con le stesse caratteristiche finanziarie delle precedenti.
”Unica piccola novità – ha detto – ci riserviamo di chiudere prima se avremo una domanda a valanga come in ottobre: per quest’anno infatti i 18 miliardi di ottobre per singola emissione sarebbero veramente eccessivi”. Insomma, questa volta, a differenza delle precedenti, non c’è un budget illimitato e occorrerà affrettarsi (alla posta, alla propria banca o su internet) per essere sicuri di ottenere le obbligazioni.
Si tratta della prima emissione del 2013 dopo l’ottimo successo delle tre del 2012.Il Tesoro allora ha emesso Btp Italia in marzo, giugno e ottobre raccogliendo complessivamente circa 27 miliardi di euro.
Cosa sono i Btp Italia. I Btp Italia sono obbligazioni quadriennali riservati soprattutto a privati e famiglie e la principale caratteristica è il tasso minimo garantito. Chi li compra, infatti, anche in caso di deflazione, otterrà comunque un piccolo interesse.
L’altra caratteristica di queste obbligazioni è di non essere ancorati, come tutti gli altri Btp, all’inflazione europea. Al contrario il parametro di riferimento è il ”Foi”, l’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati esclusi i tabacchi. Tradotto significa che il titolo è ancorato al costo della vita anche. Non solo, pur essendo obbligazioni quadriennali, i Btp pagano ogni sei mesi, con un tasso minimo garantito, cosa che non succede per gli altri Btp. Così in caso di deflazione i sottoscrittori non sono penalizzati perché il Btp Italia paga comunque il tasso reale minimo grazie a un particolare meccanismo detto “floor”, che consente che nel calcolo del rendimento il capitale non scenda mai sotto la pari.
Maria Cannata si è poi soffermata sulla decisione di fissare per quest’anno due emissioni (erano tre lo scorso anno): ”Per ora – ha detto – ci sembra che due operazioni l’anno sia la giusta dimensione, siano ottimali”. Quanto poi alla data della prima emissione, la dirigente del Tesoro ha ricordato che ”essendo uno strumento retail e’ importante che ci sia liquidita’ disponibile proveniente da altre scadenze: a meta’ aprile – ha ricordato – scadono Bot annuali e Btp a 5 anni. Siccome nel 2013 non ci sono tante scadenze, la scelta e’ stata abbastanza naturale”.
I tecnici del Tesoro, ha sottolineato Cannata, avevano valutato anche la possibilita’ di accorciare o allungare la durata del titolo ma nessuna delle due ipotesi e’ risultata percorribile anche perche’, ha spiegato, ”si rischiava di disaffezionare gli investitori”.