Un informatore ha offerto di consegnare al fisco tedesco un dischetto con i dati completi riguardanti i conti bancari posseduti in Svizzera da 1.500 contribuenti tedeschi.
Lo rivela con un articolo di prima pagina il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung“ (Faz), secondo il quale l’anonimo informatore chiede 2,5 milioni di euro in cambio della soffiata, che secondo le prime stime farebbe affluire nelle casse dello Stato oltre 100 milioni di euro di tasse evase.
Nel 2008 il «Bundesnachrichtendienst» (Bnd), i servizi segreti tedeschi, aveva versato oltre 5 milioni di euro ad un dipendente di una banca lussemburghese, che aveva consegnato un dischetto con oltre 2300 files di contribuenti tedeschi con conti nel principato alpino.
Tra gli evasori tedeschi era stato individuato anche l’ex presidente di Deutsche Post, Klaus Zumwinkel, condannato a due anni di reclusione con la condizionale e al pagamento di 4 milioni di euro di tasse evase.
La “Faz” scrive che riguardo ai 1.500 conti svizzeri, l’informatore ha fornito al ministero delle Finanze un campione di dati riguardanti 5 evasori, il cui controllo ha permesso di scoprire che in ognuno di questi casi il fisco tedesco potrebbe incamerare oltre un milione di euro.
Il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble (Cdu), non ha ancora deciso se accettare l’offerta di acquisto dei dati bancari fatta dall’anonimo informatore. Fonti ministeriali hanno nel frattempo dichiarato alla “Faz” che per i 5 cittadini già individuati grazie al campione è ormai troppo tardi per presentare un’autodenuncia, volta ad evitare conseguenze di natura penale. «Ormai per loro è troppo tardi», ha spiegato la fonte ministeriale, «anche se ancora non sanno di essere stati scoperti».