ROMA, 19 APR – La decisione del ministro del Lavoro Elsa Fornero di partecipare a un'assemblea di lavoratori dell'Alenia per spiegare la riforma del lavoro e' ''una scelta molto discutibile''. Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il segretario della Cgil Susanna Camusso che a questo proposito parla di ''logica di sfida''.
''Ritengo che ognuno abbia i suoi ruoli – spiega – che bisogna mantenere e rispettare. Io ci vedo della supponenza in questo gesto, una sorta di 'vengo io che cosi' gliela spiego la riforma, perche' voi non sapete fare il vostro mestiere'''.
Camusso non e' convinta della 'fase due' del governo, quella della crescita, che a suo avviso ''sarebbe dovuta andare insieme con quella del rigore e della crescita''. La leader della Cgil sottolinea di essere pronti allo sciopero generale: ''C'e' un'interlocuzione interessante con Cisl e Uil sulle emergenze fisco e lavoro – spiega -, un interesse comune alla mobilitazione. Pensiamo che bisogna costruire una nostra idea: una piattaforma comune''.
Ancora non e' stato fatto, precisa, un ''ragionamento unitariamente'' e che doveva incontrare martedi' il leader della Cisl Raffaele Bonanni, ma ''una cosa e' certa: non lasceremo scoperto il percorso parlamentare della riforma del lavoro''. ''C'e' stata un'attenzione eccessiva sull'articolo 18 – prosegue – e intanto sulla precarieta' il governo non ha mantenuto le promesse. Cosi' come siamo preoccupati di un intervento sugli ammortizzatori sociali che, oltre a non essere universale, da' troppo per scontata la diminuzione della mobilita'''. Per Camusso va contrastata l'antipolitica dai tratti ''autoritari e antidemocratici'' con una ''riforma molto seria'' che ad esempio stabilisca ''meno finanziamenti ai partiti, niente nomine politiche nella sanita', basta con i presidenti di Regione nominati comm.