Inps, semplificazione in arrivo per i pagamenti della cassa integrazione Covid: l’Istituto di previdenza sta lavorando ad un processo per ridurre i tempi dei pagamenti diretti delle mensilità di cig. E’ quanto emerge da una nota Inps sul monitoraggio della cassa Covid, secondo cui il nuovo sistema partirà ad aprile.
I tempi di erogazione di cassa nelle situazioni regolari potrebbero essere di 40 giorni. Sarà inoltre attivata una live chat per i lavoratori che vogliano porre quesiti sulla propria domanda di cassa.
Cassa integrazione Covid, novità dall’Inps
“Nello scorso semestre – sottolinea l’Inps – sono stati avviati progetti di semplificazione, ottimizzazione e automazione dei processi standard, con l’obiettivo di migliorare i servizi all’utenza, la trasparenza e i necessari controlli a fronte di decine di milioni di prestazioni in pochi mesi. In particolare per nuovi servizi Cig sono state progettate dall’Istituto alcune soluzioni, la cui attivazione è prevista a decorrere dal mese di aprile: l’automazione e la riduzione delle fasi del procedimento per l’esame delle autorizzazioni da parte degli uffici Inps; la sostituzione del modello SR41 con una diretta integrazione dei dati per la cassa integrazione nel flusso Uniemens, modifica approvata nel recente Dl Sostegni, che consentirà immediata lavorazione dei dati per i pagamenti; il rafforzamento del supporto informativo agli intermediari e ai lavoratori sull’opzione di anticipo del 40% che Inps può pagare direttamente al lavoratore.
Cambia inoltre l’applicativo CIP (Consultazione Info Previdenziali) sul portale dell’Inps, che permetterà al lavoratore di consultare in totale trasparenza lo stato di progressione della propria domanda di cassa.
Pagamenti con il sistema Uniemens
Per quanto riguarda il flusso dei dati per i pagamenti cig attraverso il sistema Uniemens per le aziende, l’attivazione da aprile – spiega l’Inps – significa che i dati potranno essere inseriti dalle aziende, cui è stata data autorizzazione, a partire dai primi giorni del mese successivo a quello in cui il lavoratore risulta essere stato in cassa integrazione.
In sostanza, i primi inserimenti potranno avvenire nei primi giorni di maggio riferiti ai dati di aprile, a giugno su quelli di maggio, e così via. Il sistema, a regime, tenderà a rendere più semplice e celere la complessa esecuzione dei processi della Cig, fino a un massimo di 40 giorni complessivi per le situazioni regolari.
Inps: pagamenti diretti cig Covid a 3,7 milioni di lavoratori
L’Inps ha erogato pagamenti diretti di cassa integrazione con causale Covid a oltre 3,7 milioni di lavoratori mentre sono 5.828 i dipendenti che devono ricevere un primo pagamento, di cui 326 lavoratori per cui non risulta l’erogazione di una prima mensilità, riferibili a SR41 pervenuti entro settembre 2020 e che si classificano come ad alta criticità. Lo scrive l’Inps in una nota.
Inps ricorda anche che i lavoratori che, sempre in periodo Covid, hanno ricevuto anticipi di cassa integrazione direttamente dalle aziende, recuperati da queste attraverso compensazione sui versamenti contributivi alla prima scadenza utile, sono oltre 3,5 milioni. I dati sono al 31 marzo 2021.
Sul fronte dei pagamenti diretti ai lavoratori, basato sulla presentazione successiva degli SR41, sono 19.870.501 le richieste di prestazioni presentate, scrive l’Inps, e 19.755.850 i pagamenti diretti effettuati, pari appunto a oltre 99,4% del totale.
La quota restante in lavorazione è composta da 114.651 integrazioni salariali, di cui 88.399 pervenute nel solo mese di marzo.