ROMa – La cedolare secca guadagna consensi tra i proprietari di casa, a scapito dell’Irpef: in Italia quasi un proprietario su 2 sceglie la nuova tassazione sui redditi da locazione al momento della stipula di un nuovo contratto.
Il dato emerge da un’indagine di Solo Affitti che ha analizzato le richieste pervenute ai suoi affiliati nelle principali citta’ italiane. A tre mesi dall’entrata in vigore della cedolare secca, la percentuale di proprietari di immobili rimasti fedeli alla tassazione Irpef e’ scesa a poco piu’ del 50%.
Sul fronte dei nuovi contratti stipulati da quando e’ entrata in vigore la nuova tassazione, fa sapere il franchising immobiliare, la cedolare secca va forte soprattutto nel Sud Italia, scelta dal 64% di proprietari, mentre nel Centro e nel Nord si scende rispettivamente al 47% e al 46%.
A Milano e Roma il dato si attesta rispettivamente sul 54% e sul 53%. Un vero boom si registra a Catania dove piu’ di sette proprietari su 10 si sono orientati sulla cedolare, mentre percentuali piu’ contenute si segnalano a Bologna (47%), Firenze (35%) e Torino (34%).
Spostandosi sul fronte dei contratti in scadenza, rende noto Solo Affitti, la percentuale di proprietari che in Italia ha rinnovato il contratto di locazione optando per la cedolare secca scende al 46%, mantenendo punte alte nel Sud (60%) e valori inferiori nel Centro e nel Nord (entrambi con il 42%). Anche in questo caso a Milano e Roma e’ grande l’interesse verso la nuova tassazione con valori pari rispettivamente al 52% e al 53%.
La cedolare secca viene scelta sempre piu’ dai proprietari di casa allettati dall’idea di pagare meno tasse a fine anno, rispetto alla normale tassazione Irpef. Dalla ricerca condotta dal franchising immobiliare, ”quasi il 40% dei locatori risparmiera’ dai 250 ai 500 euro l’anno, mentre poco piu’ del 30% arrivera’ a sgravare da 500 a 1.000 euro. Solo nel 15% dei casi il risparmio scendera’ a 100-250 euro e per un 12% di proprietari superera’ i 1.000 euro annuali”.