Censis: la famiglia italiana si vende i gioielli, va in bici, torna all’orto

ROMA – Il Censis fotografa la famiglia italiana alle prese con la crisi: ci si libera dei gioielli di casa, si lascia la macchina in garage e ci si attrezza con la bicicletta, i pomodori e l’insalata la si coltiva nel proprio orticello. “Risparmio, rinuncio, rinvio” è la strategia di chi lotta strenuamente per arginare gli effetti della crisi economica: sono le tre “R” che secondo il Censis simboleggiano il quadro attuale. “La paura c’è ma gli italiani reagiscono alla crisi anche con “difese strenue”: è quanto si rileva dal rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese. In due anni 2,5 milioni di famiglie hanno venduto oro o preziosi; l’85% ha eliminato sprechi ed eccessi, il 73% va a caccia di offerte; il 62,8% ha ridotto gli spostamenti per risparmiare benzina, si vendono meno auto e c’è un boom delle biciclette: ne sono state vendute 3,5 milioni; 2,7 milioni di italiani coltivano ortaggi da consumare ogni giorno.

Negli ultimi due anni sono invece state 300 mila le famiglie che hanno venduto mobili e opere d’arte. Cambia anche il rapporto con i beni immobiliari, con una tendenza ad affittare gli alloggi inutilizzati ed a trasformare la propria abitazione in un piccolo bed and breakfast: nelle città con oltre 250 mila abitanti lo ha fatto il 2,5% delle famiglie. “Di fronte al ritrarsi del welfare pubblico” scatta la solidarietà familiare, “con un esborso annuo complessivo intorno ai 20 miliardi di euro” nelle famiglie a favore di un proprio componente.

Il 62% degli italiani teme che le manovre di finanza pubblica producano tagli a qualità e servizi nella sanità, così le mutue sanitarie integrative coinvolgono oggi oltre 6 milioni di iscritti e più di undici milioni di beneficiari”. C’è un ritorno all’orto, ma anche a prepararsi regolarmente in casa cibi come yogurt, pane e conserve: lo fanno 11 milioni di italiani. La “casa-patrimonio resta assolutamente maggioritaria nelle scelte e nell’antropologia degli italiani”, le “necessità contingenti stanno rivalutando l’affitto” con una quota di famiglie che nel 2011 ha raggiunto il 21% e nelle aree metropolitane sfiora il 30%.

Sono di meno (dal 33,4% del 2010 al 32,1% del 2011) le famiglie che hanno più di una automobile, mentre “si sta estendendo la logica del noleggio e del car sharing”. Mentre aumenta il numero di famiglie che possiedono solo il telefono cellulare rinunciando alla telefonia fissa (sono il 30,9%, +2,5% nel 2011.

Published by
Warsamé Dini Casali