L’eventuale taglio dell’Irap lascerebbe scoperto quasi il 40% della spesa sanitaria nazionale. Lo afferma una ricerca della Cgia di Mestre, citando dati 2007 dai quali emerge che il gettito Irap ha coperto quell’anno il 39,2% (39,53 miliardi di euro) della spesa sanitaria nazionale indicata dalle Regioni. I sessanta miliardi di euro rimanenti, quindi, sono a carico della fiscalità generale, in particolare con l’applicazione dell’addizionale Irpef regionale, il pagamento dei ticket sanitari e la compartecipazione delle Regioni all’Iva.
Dati che, secondo il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, impongono di capire come si possa garantire la sostenibilità del sistema sanitario nell’ipotesi, ventilata dal premier Silvio Berlusconi, di abolizione dell’imposta sulle attività produttive. A livello territoriale, osserva la Cgia, le differenze sono notevoli. Se nel Mezzogiorno il tasso di copertura della spesa sanitaria garantito dall’Irap è modesto, al Centro-Nord, invece, è molto elevato.
In Lombardia l’incidenza del gettito Irap sul totale della spesa raggiunge il 65,3%, in Veneto il 48%, nel Lazio il 44,6%, in Toscana il 42% e in Emilia Romagna il 41,5.
