
ROMA – Giornata nera per le Borse cinesi: il listino di Shanghai ha chiuso in ribasso del 6,15%, Shenzhen del 6,58%. Le vendite sono scattate con l’iniezione di liquidità da 17 miliardi di euro della Banca centrale cinese anche per compensare la fuga di capitali all’estero, una mossa che secondo gli analisti dimostra la necessità di continue misure di sostegno all’economia.
Non c’entra invece l’esplosione a Bangkok la cui Borsa perde solo il 2%. Fiacche le borse europee ma in sostanziale tenuta. All’inizio dell contrattazioni il calo dei listini cinesi era stato associato alla preoccupazione che il governo cinese procedesse a una riduzione degli stimoli all’economia dopo i risultati migliori del previsto sulla crescita immobiliare.
Poi la gigantesca iniezione di liquidità della Banca centrale (17 miliardi di euro con operazioni pronti contro termine) ha suscitato preoccupazioni di segno opposto.