
La Cina ha conquistato il titolo di primo mercato mondiale dell’auto, soppiantando gli Stati Uniti che per oltre 100 anni ne hanno mantenuto il dominio. Il grande paese asiatico ha anche battuto la Germania nelle esportazioni, diventando così il maggior esportatore del mondo.
Le stime della Banca Mondiale suggeriscono che la Cina – che appena quattro anni fa era la quinta economia del mondo – presto sorpasserà il Giappone per arrivare in seconda posizione.
Il segreto dello sviluppo: la Cina ha continuato a crescere proprio mentre le economie sviluppate del mondo hanno sofferto il calo economico più grosso da decenni. Ma questo sviluppo non è avvenuto per caso: l’intervento del governo cinese nell’economia è stato decisivo: unito con l’ottimismo ribelle delle relative aziende e dei consumatori, ha azionato un’economia che fino a poco tempo fa era sembrata legata alla salute dei relativi mercati di esportazione importanti, compreso quello degli Stati Uniti.
I mezzi di informazione gestiti dallo stato di Pechino hanno subito enfatizzato la superiorità dell’economia cinese sui mercati internazionali. Ma quanto durerà questo sviluppo? E la Cina come dirigerà i rapporti economici con il mondo esterno, fondamentali per un’economia di formato globale? Inoltre: il miracolo economico cinese è avvenuto perché i leader possono prendere decisioni veloci e fare in modo che esse vengano subito realizzate. Quanto durerà questa politica? Quando i cittadini si rivolteranno?
Molti cittadini cinesi ed economisti cinesi sono preoccupati del possibile scoppio di bolle speculative. Siccome il governo cinese ha immesso molta liquidità nel sistema, una grossa bolla speculativa potrebbe scoppiare con effetto disastroso.
Ma porre freno alla speculazione richiede alcuni movimenti, come l’alzamento dei tassi di interesse. All’estero, le pressioni sulla Cina per rivalutare la relativa valuta, il renminbi, stanno aumentando ma questa operazione ovviamente non conviene ai cinesi. La conservazione del renminbi riparato ad un a tariffa ridotta contro il dollaro amplifica le esportazioni e la relativa economia della Cina.
