MILANO – Il ministero dello Sviluppo economico ha bocciato la proposta di risarcimento da 150 milioni di euro in contanti messa sul piatto da UniCredit in favore dei creditori delle societa' del gruppo Cirio. In particolare, secondo quanto si apprende, il ministero non avrebbe autorizzato i commissari straordinari della Cirio ad accettare la proposta di UniCredit che prevedeva un esborso cash di 150 milioni oltre alla rinuncia dei crediti. Alla base di questa scelta – secondo quanto si apprende – ci sarebbe un parere nettamente negativo espresso dal comitato di sorveglianza.
La proposta di UniCredit, spiegano fonti vicine alla banca, va considerata non piu' valida visto che era scaduta il 10 giugno ed era stata tenuta in vita proprio in attesa dell'autorizzazione del ministero dello sviluppo.
La decisione del ministero era attesa entro domani, giorno in cui e' prevista la sentenza del processo a Sergio Cragnotti, Cesare Geronzi, Gianpaolo Fiorani e ad un'altra quarantina di persone. I pm di Roma, in particolare hanno chiesto condanne per Cragnotti (15 anni), Geronzi (otto anni) e Fiorani (sei anni).
