Ad uccidere i pastori italiani รจ la concorrenza sleale di imitazioni come il formaggio di latte di pecora prodotto dallo Stato italiano in Romania e venduto in Europa e negli Stati Uniti con marchi come Toscanella, Dolce Vita e Pecorino che richiamano al Made in Italy, a danno dei prodotti originali realizzati in Italia con latte italiano.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la partecipazione della societร Simest controllata dal ministero dello Sviluppo economico nella fabbrica rumena denominata Lactitalia รจ ”un evidente caso di finto Made in Italy (o Italian sounding) che tutti condannano con l’aggravante che, a differenza dei casi piรน noti del parmesan e del provolone statunitense, in questo caso รจ lo Stato italiano a produrre all’estero e l’Italia a comperarlo”.
Non solo. Perchรฉ il pecorino romeno in realtร รจ prodotto da un’azienda di proprietร di una famiglia sarda.Lโimpresa ha sede a Sassari e appartiene a due produttori caseari della Sardegna: Andrea e Pierluigi Pinna.
Inoltre, dal sito www.lactitalia.ro emerge che Lactitalia vende formaggi ottenuti con latte ungherese e romeno con marchi che richiamano al Made in Italy come Dolce Vita, Toscanella e Pecorino ma anche mascarpone, ricotta, mozzarella, caciotta, solo per citarne alcuni. La capacita’ di trasformazione dello stabilimento vicino a Timisoara e’ pari a circa 100mila litri di latte al giorno e per quanto attiene ai prodotti finiti la loro commercializzazione avviene verso gli Usa, l’Unione Europea e la Romania.
Ora la questione del concorrente “sleale” del pecorino italiano al 100% fa irritare il ministero dell’Agricoltura: “Abbiamo istituito un gruppo di lavoro che si occupa di contraffazioni dei prodotti agricoli italiani in genere -si legge in una nota-. Quanto a Lactitalia, la responsabilitร non รจ nostra ma di chi ha gestito e gestisce il ministero dello Sviluppo. Si conferma comunque che abbiamo ragione a promuovere la battaglia sullโetichettatura e insistere con lโEuropa affinchรจ vigili sui prodotti di origine controllata e sanzioni in caso di contraffazione”.