Tuttora la crisi finanziaria e la prospettiva di perdite sul debito governativo e bancario “hanno evidenziato che il rischio di credito sta diventando sempre più importante” per gli assicuratori, ha dichiarato Alberto Corinti, ex presidente del regolatore di assicurazione dell’UE e oggi direttore del Promontory Financial Group LLC.
E’ difficile stimare con precisione l’esposizione del settore a causa dei modi incoerenti e limitati in cui le aziende rivelano le proprie partecipazioni. Per esempio, mentre la maggior parte dei grandi assicuratori segnala il proprio portafogli di debito del governo nazionale, pochissimi rivelano le proprie partecipazioni del debito da parte delle istituzioni europee locali o regionali. Alcuni di quei governi locali sono in difficoltà finanziarie sempre più disastrose.
Negli Stati Uniti, le compagnie di assicurazioni sulla vita possono essere registrate mediante documenti depositati alla Securities and Exchange Commission come i bilanci di esercizio annuali e trimestrali, e molte altre informazioni. Compilare l’esposizione nazionale e regionale è “uno sforzo molto intensivo di dati”, ha detto Joel Levine,vice presidente senior di Servizio Investitori di Moody’s.
Gli analisti e gli esperti ritengono che la maggior parte della esposizione del settore alla crisi europea appare raggruppato in un gruppo molto ristretto di assicuratori europei che detengono una quantità sproporzionata di debito governativi e bancari a rischio. In cima alla lista di alcuni analisti c’è Ageas. E qui compare il confronto poco lusinghiero per l’Italia. Nell’elencare i crediti a rischio dell’americana Ageas, il Wall Street Journal fa di tutt’erba un fascio e mette nell’elenco tanto i titoli greci quanto quelli italiani. Scrive infatti che il 31 marzo Ageas teneva 1,2 miliardi di euro di obbligazioni emesse dal governo greco. La stessa Ageas detiene 1,6 miliardi di euro del debito spagnolo, 1,2 miliardi di euro di quello portoghese, 445 milioni di euro di quello irlandese e circa 3,6 miliardi di debito italiano.
Quei circa 8 miliardi di euro superano il patrimonio totale di Agea di circa 7,4 miliardi di euro. E il conto non include il debito emesso dai governi locali e regionali in quei paesi. “Ageas è probabilmente una delle compagnie di assicurazione più a rischio in Europa”, ha detto Philippe Picagne, un analista di assicurazioni di Londra per conto CreditSights Ltd.
I dirigenti dell’Ageas sostengono di essere stati ingiustamente presi di mira, quando “così fan tutti”.