“Gli assicuratori europei hanno tutti investito in obbligazioni di tutti i paesi europei”, ha detto l’amministratore delegato di Ageas Bart De Smet, stimando che la maggior parte dei concorrenti detenga parte del debito sovrano di otto-dieci paesi della zona euro. La strategia è stata alimentata dalla “convinzione che la zona euro avesse un certo valore, una certa stabilità”, ha detto in un’intervista. “Forse quella percezione era un po’ troppo ottimistica.”
Nel maggio del 2010, quando la crisi greca ha iniziato ad andare fuori controllo, Ageas svendette subito le obbligazioni sovrane a rischio e dimezzò così la propria esposizione, ha detto De Smet.
L’ad ha detto che il restante portafoglio di Ageas appare relativamente ampio rispetto ai rivali perché la società lo sta rendendo noto in una maniera più trasparente ed esaustiva. “Alcuni rivali, ha detto De Smet, stanno escludendo parte del proprio patrimonio dalle loro dichiarazioni pubbliche”.
Analisti ed esperti concordano sul fatto che c’è una scarsità di dati sulla quantità di titoli a rischio detenuta dalle compagnie assicurative.
EIOPA, il regolatore assicurativo dell’UE, sta conducendo degli stress test sui principali gruppi assicurativi europei, compresa una valutazione delle loro azioni. Ma non rivelerà i risultati pubblicamente, mentre aggregherà le medie del settore, senza identificare gli assicuratori che partecipano al test.